Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di esplicitare ciò che alberga nella mente di milioni di
italiani: gli islamici devono andarsene dall'Italia. Possono restare
solo quelli che hanno un lavoro come Michele Karaboue, professore
universitario, i deputati dimissionari Chaouky e kyenge (dimissionari
perché occupano cariche che non gli spettano) e le seconde
generazioni, nate in Italia, con le loro famiglie. Idem con i negri,
animisti, cristiani o maomettani che siano. Tutti i musulmani che
vorranno farsi una vacanza in Italia, con regolare passaporto, lo
potranno fare avendo in tasca un biglietto di andata e ritorno. Ad
arabi ed africani attualmente su suolo italico, che non abbiano una
ragione di restare se non quella di farsi mantenere dagli italiani,
verrà dato un sacco di sementi gratis come viatico, affinché
coltivino la loro terra che, in Medio Oriente come in Africa, abbonda.
Se necessario, si prenderanno accordi con i paesi d'origine per
l'invio di agronomi e agrimensori per aiutarli nella nobile arte del
contadino, uno dei mestieri, insieme alla prostituzione, più
antichi e rispettabili del mondo.
In quanto alle moschee, devono essere
chiuse, al pari successivamente delle chiese, e i progetti di
nuove moschee rigettati, checché ne dica quel traditore di Beppe
Sala, disgraziatamente eletto sindaco a Milano. Il motivo è
semplice: nessuno ha diritto di credere, praticare, insegnare, né
tanto meno imporre, le proprie superstizioni. Cristianesimo,
islamismo e tutte le altre perniciose credenze devono essere vietate
per legge, perché se non ci arriva il popolo, a capirlo, ci deve
arrivare l'illuminato monarca collettivo che vive nella parte
migliore, più razionale, colta ed etica della società. Ovvero, in
coloro che hanno capito quanto pericolose, se non proprio diaboliche,
siano le religioni.
Per essere più precisi, i musulmani,
con le loro pratiche sataniche, sono “fratelli che sbagliano”,
similmente a quello che erano i brigatisti agli occhi dei compagni di
Sinistra. In quanto uomini in errore, devono essere rieducati da
coloro che si trovano in un errore minore, cioè dai cristiani, che
se non altro sono usciti dal tunnel della tirannia teocratica, per
percorrere la strada della laicità tollerante e culturalmente
avanzata. Tollerante sì, ma non supina e connivente con il male.
Male è decapitare un infedele, ma è anche mettersi con il culo per
aria cinque volte al giorno, per adorare un satanasso che si fa
chiamare Allah. Male è genuflettersi e segnarsi con il simbolo di
Saturno, la croce, per adorare un satanasso che si fa chiamare Dio
(alcuni lo chiamano Jahwé). Male è tutto ciò che nuoce gravemente
alla salute dell'anima, cominciando dalle menzogne che sono il lato
oscuro della verità e che le religioni elargiscono a josa. Male è
tutta la prevaricazione, per qualsiasi ragione addotta, che il
carnefice fa sulla vittima, a cominciare dalla madre di tutte le
blasfemie che è la macellazione degli animali.
Poiché l'Italia sta diventando
un'immensa classe scolastica in balia di scolari indisciplinati – e
parlo da ex maestro – è necessario che gli alunni ribelli vengano
sospesi dalle lezioni e mandati a casa dai loro genitori. I musulmani
devono tornare a casa dai loro padri costituenti, se ce n'hanno, e
ritornare quando si saranno calmati e avranno imparato a rispettare
gli insegnanti. Finché non impareranno a rispettare l'autorità dei
maestri (e sto pensando ai nostri filosofi greci e romani in primis,
per proseguire con tutti quelli venuti dopo) non saranno riammessi a
scuola, cioè in Italia. Quegli studenti musulmani, detto ancora in senso
metaforico, capaci di capire quanto assurda sia la loro religione, al
pari della nostra, potranno rientrare in classe fin da subito e
dimostrare di voler crescere spiritualmente. Ma fino a prova
contraria, è meglio che se ne stiano nelle loro terre martoriate e
sanguinanti, che sono tali proprio a causa del loro credo falso e
sanguinario.
Non è da escludere, purtroppo, che tali
alunni non siano in grado di capire quanto loro insegnato, a causa di
un basso Q.I. e siano condannati a vivere in quel girone infernale
chiamato Medio Oriente, per altro ricchissimo di giacimenti
petroliferi in modo inversamente proporzionale a quanto è povero di
industrie. Del resto, non possiamo, noi occidentali, farci carico dei
mali del mondo (abbiamo già i nostri casini), non possiamo
accogliere tutta l'Africa e, se i discenti si rivelano refrattari ad
ogni nostro sano insegnamento, non possiamo far altro che lasciarli
andare al loro destino giacché, come diceva il sommo poeta Dante,
“lascia grattar dov'è la rogna”.
Sapevi che il Butac di cui tu aiuti ad aumentare visibilità e posizione sui motori di ricerca è a favore della sperimentazione animale?
RispondiEliminahttp://www.butac.it/perche-usiamo-la-sperimentazione-animale/
Va bene, mi hai convinto. Non lo sapevo e ora lo tolgo.
EliminaChiudere le chiese cristiane al pari delle moschee è una proposta da pazzi, fuori della realtà. Nelle chiese (a parte i tesori d'arte di molte di esse) si predicano favole ma nelle moschee si predica la violenza del Corano e dovrebbero essere poste fuori legge. Pertanto questo articolo è surreale per quanto riguarda le chiese
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