Testo di Marcarino Marco
Ad Alba conosco una signora che ha
lavorato per 35 anni in un negozio che un giorno ha chiuso i
battenti. Lei vedova esodata si è trovata senza stipendio, con un
figlio appena maggiorenne, senza pensione. Andata alla ....gli hanno
detto che ci sono altri che stanno peggio di lei. Andata avanti
finché ha potuto poi è stata sfrattata. Ritornata sempre a .... gli
hanno dato una stanza per dormire a 100 € al mese. Porcaputtana lo
straniero sconosciuto è in hotel, mangia e beve e porcaputtana gli
fanno pure la barba ai peli del culo. Lei e suo figlio pagano 100 €
al mese alla .... che fa del bene con i nostri soldi e fin che ha
potuto con i soldi della signora che è nella totale disperazione.
Non finisce qua, per poter far fronte al pagamento della retta, dalla
stanza in periferia deve venire in città col bus a fare un umile
lavoro per un obolo mensile di 250 €. Il bus gli costa 50 € al
mese mentre gli altri villeggianti ospiti e risorse mi ha riferito
che non li ha mai visti pagare il biglietto. Ritornando ai conti in
tasca della signora 250 € meno 100 € affitto pagato a ..... meno
50 € di bus gli rimangono 100 € non per vivere, ma porcaputtana per
sopravvivere. Ho chiesto cosa potesse mangiare con quei pochi soldi,
mi ha risposto pasta in bianco, capitemi, pasta in bianco significa
senza nulla, pasta bollita e basta. Io divento una bestia a sentire
quelli che si lamentano del cibo che non piace o il Wi-Fi che non
prende. Porcaputtana, ma in che paese di merda viviamo?
Ma non è
finita qui, il dramma deve ancora venire. Quando percepirà la
pensione l'hanno già avvistata che dovrà SMAMMARE, nessun diritto
per la stanza a 100 €. Dovrà cercarsi un affitto che non riuscirà
nuovamente a pagare e finirà sotto un ponte o come quella che vedete
in foto. Anche questa persona ad ALBA dorme all'aperto, mentre i mau
mau vengono coccolati, sfamati, riveriti, difesi contro ogni forma di
razzismo (anche quello che non c'è) gli danno pure le medaglie e i
ringraziamenti per i lavori socialmente inutili. SONO PROFONDAMENTE
INDIGNATO.
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