venerdì 2 settembre 2016

Ma insomma, siamo in troppi sulla Terra o no?


Testo di Silvia Andrioli

Cara ministra Lorenzin, mi ricorda un po' la signora che incontro al supermercato sotto casa che mi fissa con aria sospetta una piccola pancia fatta di abbuffate estive e subito mi chiede se è maschio o femmina. E tu incassi il colpo, perché pensi di aver messo qualche chilo di troppo e maledici tutte quelle sere d'estate di crepes con Nutella bianca e nera. Ma da voi che ci governate, insomma, non te l'aspetti! È un po come averla incontrata al mercato. Anche perché, diciamocelo chiaramente, da chi viene la "predica"?
Un governo che:



1. Ti invita a fare figli e poi manda la moglie ad insegnare in Cina e il marito a fare dei fast food la fonte primaria di esistenza.

2. Che se decidi di iniziare un lavoretto fai prima di tutto amicizia stretta con il postino che quotidianamente ti porta tasse da pagare.

3. Se ti assumono in una azienda locale, lo fanno per 55 ore la settimana, che non hai il tempo di fare la spesa e lavarti una mutanda, figurati di fare un figlio!

4. E ti deve andare bene! Perché se non ti senti in forma e vai in ospedale, devi prima passare da Lourdes e chiedere la grazia di non trovare al pronto soccorso 50 numeri prima di te.


E potrei continuare. Ma sai che c'è? C'è che voglio chiudere qui. Perché un ministro capace di ridurre il tutto ad una "tutela della bellezza", non merita spiegazioni. E se un giorno avrò un figlio, non è di certo perché è lei, signora ministra, ad avermi invogliato. Proprio lei che non sa nulla di me e della mia vita. Anzi, in una cosa è riuscita con questo spot: a farmi fare le prove generali di nausea e vomito.

Con affetto.

Silvia, 30 anni


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