venerdì 2 marzo 2018

Dopo il 4 marzo tristezza e noia recheran l'ore


Testo di Dario Dabizzi



Ok, diciamola tutta, una volta e per sempre, poi chiuso fino a dopo il 4. Queste elezioni stanno mostrando il peggio dell'essere umano e della tecnologia, usata per drogare animi e verità: sciacallaggio, corsa al potere, slogan banali o raccapriccianti, capri espiatori usati per far breccia nelle persone deboli, ignoranza sbandierata come un valore, personaggi bocciati dalla storia e dalla tricologia che non vogliono fare un passo indietro, cialtroni, buffoni, rozzi faccendieri, gentaglia che non avrebbe mai trovato un lavoro, approfittatori del malessere sociale che spesso coincidono con i responsabili dello stesso. Accuse, accuse, accuse. 

E questo in modo trasversale, destra e sinistra. Io ho le mie idee e credo che ci sia sempre una riconoscibile e invotabile parte tra le due, spaventosa e con l'odio come proposta elettorale, invotabile nei principi prima ancora che negli uomini, inquisiti, condannati, affamati di controllo e di potere. E c'è un'altra parte, confusa e allo sbando come non mai, corresponsabile dello sfaldamento di valori dati troppo per scontati, incapace di ascoltare, di organizzare, di gestire persino se stessa. Sì, parlo male di tutti, come ho sempre fatto, anche se molti sono così faziosi da non apprezzare l'imparzialità. 

Spesso mi viene posta la domanda: "Va bene, ma allora chi dobbiamo votare". E io mi sento in difficoltà, questa volta. Perché non riesco a capire cosa ci sia da capire. Questa volta è davvero chiaro, non per chi votare, ma quale sia il problema che ci impedisce di avere al prossimo governo gente che ci possa soddisfare. Volevate la risposta? Sta per arrivare. Stavolta chiunque vada al governo, chiunque sia il vostro preferito, tempo pochi mesi e sarà rimesso in discussione, torneranno i mugugni, rimonterà la protesta, saranno fatti paragoni tramite comparazioni di valori disomogenei e dunque incomparabili, i social si riempiranno di insulti e accuse, le altre parti politiche monteranno campagne di distruzione dell'immagine e di diffamazione vera e propria, le fake news insinueranno il dubbio su chiunque, via ai meme, ai fotomontaggi buffi, alle gif animate. 

E si tornerà ai "A casa! Merde! Ladri! Vogliamo il cambiamento!".  Nessuno si salverà. Nessuno. Perché la potenza di fuoco mediatico, oggi, è infinitamente più violenta di sempre, di quando erano gli editoriali a creare lente crisi di governo, di quando la gente al massimo scendeva in piazza in tuta da metalmeccanico, a rivendicare diritti sacrosanti, poi a casa a spiegare ai figli cosa fosse uno sciopero, non su Facebook a condividere selfie col politico accondiscendente. Oggi stai a casa, con l'iPhone in mano, e rimbalzi uno slogan, una fake news, commenti una scelta politica sulla base di un tweet pubblicato dal tuo punto di riferimento, dal tuo santone, senza alcuna conoscenza profonda dei fatti, senza alcun controllo della questione. Ti senti "informato" perché comunque c'è Google, ma Facebook comunque già ti dice tutto. Perché la bolla che ti sei creato ti mostra il mondo che hai scelto, a tua immagine e somiglianza, per cui le voci fuori dal coro sono attenuate, lontane, messe a tacere. 

E che tu sia di destra, sinistra, centro o che tu non ti voglia riconoscere in nessuna parte, sarai insoddisfatto. Di chiunque, in brevissimo tempo. Perché - e vengo al punto - il problema del "chi devo votare" non dipende da carenza di scelte, ma da avvelenamento della società. Poter sbeffeggiare, urlare, inventare falsità, avere una platea in tempo zero a costo zero (i social), gettare fango, inondare di dati spesso aggiustati a comodo, più spesso ancora del tutto falsi ma incontrollabili, ecco, tutto questo ha portato esasperazione, incapacità di distinguere il buono dal cattivo. Un napoletano che vota Salvini, scusate, ma per me è incapace di distinguere il buono dal cattivo. Oppure era in coma quando la Lega proponeva secessione e insultava i meridionali, salvo capire che coi soli voti del Nord non si sfonda.
 
Distinguere il buono dal cattivo, ve lo ripeto. 
E se per voi il problema è l'immigrato e non la perdita dei sogni, delle speranze, se per voi sono i barconi a togliervi il sonno invece del mutuo che nessuno ti concede perché lavori un mese e due stai a casa, se è un'arma che desideri e non un giardino dietro casa, sei tu stesso che mi stai dicendo qual è il vero problema del paese e che prospettive abbiamo. 

Il problema sei tu, e non abbiamo prospettive. Perché ti sei fatto accalappiare, perché ti sei lasciato incantare, convincere a guardare da una parte invece che avere una visione d'insieme. Troppe voci, troppa stimolazione mediatica, poca preparazione culturale che permettesse di scremare, troppe urla, troppi falsi allarmi, dati fasulli, pericoli paventati. Ma soprattutto troppe promesse di mondi nuovi e meravigliosi, privi di tasse (o ridotte al minimo) e servizi gratuiti per tutti, dagli asili nido free e aperti fino a sera alla benzina scontatissima grazie alla cancellazione delle accise, da soldi che si creano da soli a assegni di invalidità raddoppiati, come le pensioni minime, come il salario orario, come le misure di stocazzo. 

È tutto possibile, e se il prossimo governo non ci fa uscire il sole nel weekend saranno cazzi, cazzi immani, perché chi sta dall'altra parte avrà sempre gioco facile nel dire "Noi faremmo meglio! Noi raddoppieremmo gli stipendi, i posti di lavoro, le pensioni, il sole nel weekend, le amanti! Se manca il sole è colpa di chi ci governa! Se non scopate è colpa loro! La prossima volta votate noi e vi riempiremo la casa di modelle!". 

Tu sei il problema, cialtrone, che credi a tutto, manco avessi 5 anni. Ti sei bevuto tutto, tutto, perché ti senti informato, padroneggi due cellulari e un tablet, mica cazzi, hai 57 follower su Twitter e come fai tu le immagini buffe con la Boldrini manco Helmut Newton. Tutto hai ascoltato, niente hai soppesato; poi hai scelto chi offriva di più e hai iniziato la tua crociata. Che durerà fino a che il prossimo imbonitore offrirà di più. E salterai sul nuovo carro del futuro vincitore, pieno di speranze e di livore. Hai capito insomma perché hai le idee così chiare stavolta? Perché i politici sono il male, tranne i tuoi? Perché alle scorse elezioni hai votato altri e a quelle prima altri ancora? 
Hai capito dove sia il problema? 
No? 
E allora ho ragione io, e voglio venirti incontro: ho delle alghe che fanno perdere peso senza sforzo, trovano lavoro a tua figlia e ti allungano il cazzo. Costano 2000 euro ma tu mi sei simpatico e per te sono solo 250 euro, scrivimi in privato e te le mando, coglione.

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