giovedì 1 marzo 2018

Il ministro della sanità vuole bocciare i bambini non vaccinati


Fonte ANSA


Vaccini: Lorenzin, no termine anno scuola a chi non in regola
"Non sono assolutamente d'accordo. Siamo un paese che ha perso il senso della legge e del rispetto delle regole. Sono regole messe in campo per garantire la sicurezza pubblica". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin risponde alla proposta di alcune Regioni di lasciare che i bambini non in regola con la certificazione vaccinale, possano comunque terminare l'anno scolastico. "Lo scorso mese sono morte due persone di morbillo e abbiamo avuto 164 casi. Parliamo di cose serie. Le istituzioni si devono adeguare alla legge, una legge fatta per la sicurezza delle persone e garantire in alcuni casi la vita. Abbiamo permesso tutte le facilitazioni possibili alle famiglie".



"Le uniche famiglie che saranno sanzionate sono quelle che non hanno voluto vaccinare i figli per motivi ideologici. Noi dobbiamo garantire la sicurezza di tutti i bambini". Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in riferimento alla scadenza del 10 marzo per la presentazione delle certificazioni di vaccinazione per le iscrizioni scolastiche. "Ci sarà un'applicazione pedissequa della legge - ha detto a margine della presentazione del portale ISSalute, dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss)-. Chi pensava che non facessimo sul serio si sbagliava di grosso".

Lorenzin, segnalati cartelloni per procurato allarme. "Sono intervenuta rispetto alle autorità cittadine ma anche segnalando questi manifesti alle autorità competenti per verificare se siamo di fronte a un caso di procurato allarme". Così il ministro della Salute Beatrice Lorinzin in merito ai cartelloni no vax affissi in Emilia Romagna. "Il caso emiliano è un caso incredibile,- ha detto a margine della presentazione del portale di informazione a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ISSalute.it -. Parliamo di manifesti 6 metri per 3, affissi per tutta la regione, che distorcono i dati dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), creano procurato allarme e terrore nei cittadini. E' incredibile - ha concluso - che possa accadere in una regione dove c'è un livello di sanità altissimo, ma dove ci sono anche personaggi come Montanari ed altri che sono il nucleo portante dei no vax".

Ricciardi (Iss), bene tutte le Regioni, preoccupa Bolzano. "Tutte le Regioni stanno andando molto bene sul fronte delle vaccinazioni e stanno recuperando quote di bambini in vista della scadenza del 10 marzo per la presentazione delle certificazioni di vaccinazione ai fini delle iscrizioni a scuola. Oggi l'unica vera preoccupazione che abbiamo è però Bolzano". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, sottolineando che nella Provincia autonoma "sono ancora migliaia i bambini che non sono in regola con la legge sull'obbligo vaccinale". In generale, ha sottolineato, "possiamo dire che la situazione è andata positivamente al di sopra delle nostre aspettative, con molte Regioni che hanno superato la soglia del 95%, ad esempio per la vaccinazione esavalente". A Bolzano invece, "è impressionante vedere che ci sono assessori e rappresentanti della Provincia che in qualche modo incitano a non rispettare la legge, e questo è davvero sconcertante".


No-Vax interrompono presentazione libro Lorenzin
'Quanto vi danno per ammazzare i bambini?', ministro querelerà. Esponenti dei movimenti No-Vax hanno interrotto urlando questa sera l'evento per la presentazione del libro 'Per salute e per giustizia' del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Alcuni No-Vax sono entrati nella sala urlando insulti all'indirizzo del ministro e contro le vaccinazioni: "Quanto vi danno per ammazzare i bambini?" e "Fuori i bambini", alcune delle frasi urlate. Lorenzin ha sottolineato come la scienza in Italia sia diventata "provocazione" e ha annunciato una querela per diffamazione. "La scienza - ha detto Lorenzin - è diventata in Italia non un qualcosa di normale ma provocazione". Tra gli esponenti No-Vax entrati in sala, Lorenzin ha indicato l'ex generale Pappalardo. Il ministro ha quindi annunciato una querela per diffamazione, perché - ha detto - "non è possibile che la gente utilizzi tale violenza e non paghi".

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