Testo di Michele Turco
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno permesso che l’Italia
sia stata invasa da questi diversamente colorati “pazzi”: questa
volta è capitato a me. Dopo aver parcheggiato il camper con un mio
caro amico, per andare a prendere la mia compagna che stava
chiacchierando con le sue amiche, sono stato aggredito a caso da due
signori di un bel colore nero/marrone e qui sono voluto rimanere
“educato”. Uno dei due ha pensato bene di colpirmi con un palo
con del cemento dritto in testa, così a caso! Il mio amico è
rimasto impietrito, sono riuscito ad arrivare al bar dove c’era
Elisa e da lì hanno chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine, le
quali si sono adoperate subito per aiutarmi. Mentre il mio amico
Mattia spiegava i fatti, hanno iniziato subito la caccia ai due
cioccolatini, così invece che passare un sabato sera con chi dovevo
rimanere, l’ho passato al pronto soccorso facendomi un po’ di
punture, suturato per ben 20 minuti e sulla mia testa di punti ne
abbiamo messi un bel po’. Mi sono sparato una tac e poi, dopo aver
trovato persone molto gentili, me ne sono andato a casa con un bel
cerottone. Allora io non ho neppure reagito perché mai più mi sarei
aspettato di prendere una palata a caso, per niente, un po’ alla
Obodo, quello del piccone. Bene, adesso vi dico due cosettine.
D’ora
in avanti, il primo colorato o no che mi si avvicinerà a chiedermi
se gli do della moneta, a rompermi i coglioni nei parcheggi, fuori
dai supermercati, in qualunque posto comunque sarò noiosamente
infastidito, oppure anche per niente, vi avviso girerò con una mazza
da baseball, vi farò vedere la mia foto di quello che mi ha fatto
uno dei come li chiamate voi, fratelli? E dopo zero secondi vi spacco
la testa, pezzi di merda che non siete altro. Ve lo prometto!
Piacenza è piccola e prima o poi vi trovo e allora dovrai pregare il
tuo Dio perché te la stacco, la testa. Amen! La rivolta abbia
inizio, avete sbagliato persona.
Nessun commento:
Posta un commento