La rivoluzione del filo di paglia fu uno del libri che formarono
la mia generazione e che contribuirono a fare di me un ecologista,
benché amante della natura lo fossi già da prima. Oggi, a distanza
di quarant’anni, i Verdi sono finiti insieme a una lista che si
chiama “Insieme” e non li calcola più nessuno, ma quel che è
peggio è che mentre gli ecosistemi stanno saltando uno dopo l’altro,
la gente, e più colpevolmente la classe politica, sembra tutta presa
ad occuparsi di inezie, quisquilie e pinzillacchere. Ovvero, di
cazzate! Abbiamo bisogno di dare i bambini ai gay con le adozioni
civili o di dare lavoro ai disoccupati in modo che non emigrino
all’estero o non diventino delinquenti? Questo è l’esempio
classico di come i politici abbiano perso di vista il senso della
realtà, che può anche essere chiamato buon senso comune. E come se
non bastasse, i giovani di oggi sembrano presi nelle rete delle
ideologie ottocentesche come il Comunismo, o novecentesche come il
Fascismo, come se queste impostazioni mentali non fossero entrambe
obsolete, sterili, anacronistiche, nonché pura astrazione
inconcludente.
Mi duole constatare che anche nel mio natio borgo selvaggio, che conta poco più di 10.000 abitanti, ci sono esemplari di quell’ottusa fauna che si è lasciata lavare il cervello da enti
educativi potenti e fuorvianti, da quella cosa chiamata Sinistra (mai
nome fu più azzeccato) che in questo periodo pre-elettorale sta
agitando i fantasmi del passato, per motivi che ben comprendiamo.
Anche nel mio paese della Bassa Friulana, Codroipo, dove ho le mie radici, ci
sono idioti che strappano i manifesti di Lega e Fratelli d’Italia,
pensando così di dare il proprio contributo per una società
migliore e di partecipare alla crescita culturale del Paese. Non si
rendono conto di essere essi stessi “fascisti”, nel momento in
cui strappano i manifesti dei partiti avversi, se per “fascista”
s’intende prevaricatore e prepotente. Non si rendono conto anche di
tante altre cose e mi piacerebbe incontrarli e parlargli, in virtù
della mia mai sopita anima di educatore. Ma sarà difficile, poiché
presumo che agiscano di notte.
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