sabato 23 marzo 2024

Becchini, persone poco raccomandabili!

Stavo per commettere un errore di identificazione. Davo per scontato che si trattasse di un Necroforo, ma siccome non è di colore rosso sgargiante, pensavo che fosse una femmina, dai colori smorti, di Nicrophorus serpillo. Ma ero nel dubbio che si potesse trattare invece di Nicrophorus investigator. Per fortuna, mi ha salvato l’App “Lens” per il riconoscimento delle specie, per cui, sebbene sia anche lui un cacciatore di cadaveri, non appartiene alla famiglia dei Silfidi, ma a quella degli Stafilinidi. Oltretutto, se solo fossi entrato in contatto epidermico, me ne sarei accorto dolorosamente, giacché gli Stafilinidi sono pericolosi per il loro veleno. E’ comunque buona norma non maneggiare mai gli insetti con le mani, per non danneggiarli. L’ho catturato sul capriolo morto, insieme ad altri coleotteri becchini, dove l’avevo visto già qualche giorno fa, quand’ero andato al Tagliamento a deporre il capriolo davanti alla fototrappola, per usarlo come esca. Non è stato agevole filmarlo, una volta portato in laboratorio, perché tendeva a nascondersi sotto terra, ma questo lo fanno più o meno tutti i coleotteri che passano per il mio terrario. Dunque, oltre ad aver scoperto che è uno Stafilinide, penso di sapere anche il nome della specie: Creophilus maxillosus. Se bazzica attorno ai cadaveri, vuol dire che anche lui, oltre a nutrirsi di carne, la usa per dar da mangiare alla prole, proprio come fanno i Necrofori. Benché gli esemplari di quest'ultima specie siano molto numerosi, sono anche insetti poco studiati, forse proprio a causa della loro pericolosità.


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