Probabilmente, sono le prime uova che mangiano nella loro vita. E l’hanno fatto ingerendo non solo il contenuto, ma anche parte del contenitore. Con i potenti succhi gastrici che si ritrovano, dato che tradizionalmente i cani digeriscono anche le ossa, i gusci d’uovo non sono un problema, per loro. La grossa pacioccona, che mangerebbe in continuazione, se l’è mangiato sul posto, frantumandolo quasi subito, grazie alle potenti mascelle e in virtù del suo passato di combattente con i tori, non lei in particolare, ma la sua razza. L’altro, che pure deriva dai combattenti con i tori, ma come sottorazza di scarto, ci ha messo un po’ per ottenere il premio del tuorlo, ma non saprei dire quanto avrebbe impiegato di preciso a spaccare il guscio se non fosse venuta in suo soccorso la forza di gravità. A Pablo è capitato casualmente ciò che il Gipeto fa, con cognizione di causa, con le tartarughe. Il rapace le porta su in cielo e, trovata la zona rocciosa sottostante che fa all’uopo, le lascia cadere per frantumare il carapace, scendendo poi a magiare il contenuto palpitante con tutta calma. Pablo, che pure, purtroppo, è un assassino notturno di ricci, non è stato così truculento e l’uovo alla fine ha potuto goderselo anche lui. Non so quando capiterà, per loro, un’occasione simile, perché, come ho detto nel video, io uova non ne compro mai. Ma se me le regalano, le accetto volentieri. Se non avessi i due molossoidi spazzini, le userei come esche per la mia fototrappola.
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