Nell’ottobre del 2021 i miei interessi andavano prettamente alla fauna selvatica, compresa quella cosiddetta minore. Poi, cinque mesi dopo, i miei interessi hanno cominciato a convergere verso la coltivazione dell’orto e la mia percezione verso le lumache è cambiata. Prima le guardavo nell’ottica del naturalista curioso, impegnato a saperne qualcosa di più sul loro conto. Poi ho cominciato a guardarle come ad un nemico, ma senza provare odio nei loro confronti. Mai ne ho uccisa una, deliberatamente, ma ho solo cercato quei rimedi empirici atti a tenerle lontano dalle mie piante. Finora non vi sono riuscito, ma sto sperimentando una forma di convivenza. Le deporto, quelle che riesco a trovare al mattino presto, mentre le piantine le ho trasferite in cassetta, vicino casa, quasi sotto il portico, dove le lumache non arrivano. Sul piano dell’impatto spettacolare e divulgativo, se il video del biacco melanico ha avuto, al momento attuale, 72.421 visualizzazioni, quello delle lumache ne ha avute solo 36, con zero like, in contrapposizione ai 228 del biacco, sempre tenendo conto dei 167 iscritti al mio canale youtube. Evidentemente, nessuno ha condiviso, facendolo girare, il video delle limacce, perché i serpenti piacciono di più delle bavose e spesso dannose creature. E’ un fenomeno culturale. Con i serpenti, abbiamo avuto a che fare fin dall’antichità, tanto da diventare un archetipo. Il Catechismo, a cui tutti quelli della mia generazione non hanno potuto sottrarsi, ci ha inculcato l’idea, per associazione mentale, del serpente associato al male. E, si sa, il male ha un suo fascino profondo. Gli scrittori biblici mai si sarebbero sognati di far parlare una lumaca, facendo cadere Eva in tentazione. Eppure, sia il serpente che la lumaca strisciano.
Devo però concludere con un dubbio. Stante la grande competenza di Giuseppe Scortecci, autore della mia enciclopedia preferita, è da considerarsi vera la notizia che in Italia avevamo lumache lunghe fino a 45 centimetri? Non ho modo di verificarlo, perché lo stesso autore dice che sono estinte.
Non ho più seguito ma alla fine hai provato col decotto di aglio per allontanare le lumache?
RispondiEliminaLe dosi sono 50 grammi di aglio per litro d'acqua, metti l'aglio (meglio se pestato con un martello affinchè rilasci lo zolfo nell'acqua , è quello che repelle lumache, pidocchi e altre creature dannose per l'orto), io faccio una pentola da 6 litri con 400 grammi di aglio.
Da un paio di settimane lo spruzzo copiosamente su insalate e altri ortaggi a rischio lumache, oltre che sul perimetro dell'orto, e nonostante i giorni di pioggia consecutivi della scorsa settimana, anche se non ha piovuto molto, ho trovato le piccole lattughe romane e i piccoli cavoletti di Bruxelles intatti, ho solo visto alcune limacce su un'aiuola piena di lattuga pronta per essere consumata, ma pochi esemplari, 4 o 5.
In un'altra aiuola, invece, le lumache mi hanno attaccato le piante di fagioli e di cavolfiore romanesco, nonostante le irrorazioni col decotto di aglio: oggi, per "rafforzare", ho cosparso questa aiuola con i residui degli spicchi d'aglio usati per il decotto, a mo' di ulteriore deterrente. Vedremo se funzionerà. Ma per il resto, soprattutto per le piccole piantine di lattughe e di cavoletti di Bruxelles che pensavo andassero perse, ho constatao che sono ancora tutte lì e in florida crescita. Dalla mia seppur limitata esperienza mi devo ritenere soddisfatto, gli anni scorsi come mettevo in terra le lattughe o cavoli vari il giorno dopo non c'erano più o al limite c'era solo lo "scheletro".
Il "trucco", sempre secondo la mia esperienza, è avere costanza e irrorare generosamente specialmente alla sera, anche e soprattutto dopo le piogge.
Se poi questo non dovesse bastare, spiace ma tocca passare a metodi più drastici. Non di sicuro al veleno, ma per ciò che mi riguarda se necessario passerò alla mattina presto (all'alba), le catturerò manualmente e le lascerò in una zona vicina in cui ogni mattina planano vari colombi e altri uccelli a becchettare, gliele butto lì e che se le mangino loro (si spera), almeno il ciclo naturale della catena alimentare verrebbe più o meno rispettato. E' un po' uno sbattimento, ma piuttosto di usare veleni e di vedersi l'orto divorato questo e altro.
Sì, ho messo a macerare l'aglio e sono al secondo spruzzino, il primo avendolo già irrorato.
EliminaTutte le mattine alle cinque vado nell'orto con un barattolo e un paio di pinzette. E tutte le mattine ne trovo. Da deportare lontano, ma non in bocca ai piccioni. Nei campi lontano dalle abitazioni.
Noto che oltre alle patate e ai pomodori, che non sono mai stati attaccati a causa della solanina, ci sono tre piante di zucchino che crescono bene e che ormai l'hanno sfangata.
Anche carote e finocchi non hanno mai avuto attacchi, e non so spiegarmi perché.
De gustibus.
Salve,
RispondiEliminaIeri da noi è piovuto leggermente per circa un'ora.
Dopo un paio d'ore, il giardino era pieno di chiocciole ... abbiamo preso, io e mia moglie, una cuffa (termine genovese per indicare una grossa cesta) dove in poco tempo ne abbiamo riempito una metà.
Una volta finita l'ispezione, ho preso la cuffa e mi sono recato in un vicino boschetto dove ho riposto le chiocciole.
Un saluto
Piero zeneixe
Piero, sei un bravo cristiano!
EliminaForse anche un po' buddista.
A tua insaputa.