Fonte:
TODAY
"Voglio
il kebab al ristorante della Camera".
Il
deputato Khalid Chaouki, eletto con il Partito Democatico nell'ultima tornata
elettorale, è musulmano praticante e in questo mese ha fatto il Ramadan.
Ora
che il Ramadan è volto al termine spera di poterlo festeggiare anche nel luogo
di lavoro e chiede che la buvette della Camera dei Deputati si organizzi per
fornire piatti a base di carne halal, consentita agli islamici, e magari anche
un imam che possa lavorare fianco a fianco con il cappellano di Montecitorio.
La
Stampa l'ha intervistato: "So che quello che dico può sembrare una
provocazione, ma il mio intento è di aprire un dibattito sulla prospettiva
multireligiosa della nostra società e quindi anche del nostro Parlamento e su come i luoghi pubblici e delle
istituzioni debbano garantire la possibilità a tutti di avere a disposizione
cibo lecito per la propria religione", racconta Khalid Chaouki.
Al
ristorante della Camera, spiega ancora, "a volte si rischia di vedersi
servire crocchette che dovrebbero essere vegetariane e invece contengono
prosciutto".
Non
teme di scatenare una polemica?
«Dobbiamo
rendere le istituzioni all’altezza dei cambiamenti della società. Anche se sull’Islam
ci sono molti pregiudizi: invece, come tra i deputati ci sono cattolici che
votano da laici, possono esserci anche musulmani che sono legislatori laici».
Un'altra lingua biforcuta che si unisce alle mille altre lingue parlate dagli umanoidi attuali in questa torre di Babele.
RispondiEliminaA Napoli ci sono ormai più kebabberie che pizzerie.
Si vogliono tutti dare .... ai piaceri della carne!
Totalmente condivisibile la sua ironia.
EliminaRicordo che negli anni gloriosi della lotta al razzismo, i neri d'America fecero lo sciopero dei bus e dell'uva.
EliminaBisognerebbe che gli italiani si rifiutassero di entrare nelle kebabberie, ma temo che la gola prevalga sul patriottismo.
Mai entrato in un posto simile.
RispondiEliminaMa non mi piacciono neanche le "stigghiole" che vanno tanto a Palermo e neanche il polipo bollito (sempre specialità di strada di Palermo).
Preferisco di gran lunga "pane e panelle" o con "fette" (melanzane fritte).
Adoro le costine di agnello alla brace e la salsiccia arrostita, però!
A Messina, nel 1982, ospite della L.I.P.U., ho assaggiato la salsiccia arrostita, che mi ha provocato una scossa nel nervo di un dente, di tanto era calda.
EliminaCome lei mangia carne e tollera chi mangia carne?
EliminaMa allora è tutta fuffa la sua presa di posizione?