mercoledì 4 settembre 2013

L'anello mancante

 

Bene, oggi dedichiamo un pensiero ai cacciatori, non da un punto di vista animalista. L'immagine che vedete è abbastanza esaustiva, tanto da rendere inutili ulteriori commenti. Ma credo sia cosa buona e giusta infierire. Le parole che vengono in mente nell'immediato sono aggettivi come "anacronistici", "ridicoli" e "invasati". I cacciatori si svegliano a causa di sovradosaggio di adrenalina alle 4 del mattino, solitamente di domenica, ed escono di casa con tenute mimetiche ed abiti improbabili, come se dovessero partire in missione in Afghanistan. Anche a livello emotivo, lo stato psicologico è simile a quello di un soldato. D'altronde anche la loro è una missione. Questi eroi salvano l'umanità da animali pericolosissimi e spesso feroci come uccellini, coniglietti, lepri, cervi e cinghiali, tutte specie in esubero. Si definiscono amanti della Natura e dello stare insieme, peccato che lascino pallini di piombo [tossici] qua e là, passando. Socializzano con privati cittadini entrando nelle proprietà private, perché la legge lo consente. 


Un'analisi di freudiana memoria potrebbe giustificare l'esistenza dei cacciatori: l'insicurezza da un punto di vista sessuale spingerebbe questi ominidi ad usare il fucile come fosse un allungamento, una protesi, del loro membro minuto, su cui hanno normalmente scarso controllo. E poi c'è l'orgoglio. Chi non tornerebbe fiero nella propria dimora con un cadaverino di un pennuto del peso di 100 grammi? Sono soddisfazioni legate all'antica lotta per il potere, da una parte il cacciatore col suo fucile aiutato dai cani rachitici e dall'altra la preda selvaggia e feroce, come una lepre.
Cani rachitici presumibilmente non vaccinati che non conoscono la figura del veterinario. Nella foto si vede il famoso "anello mancante" dotato di clava, ominide fiero della sua preda, insieme a un giovane esemplare di cinghiale che ha lottato equamente contro sei cacciatori armati. Questo ominide vuole la clava per fare una foto ricordo da mostrare agli amici e parenti tutti e una meritata bevanda dopo tanta fatica dovuta alla lotta per il potere.

La fine della caccia è ancora lontana, per il semplice fatto che questa arricchisce enormemente la politica e le casse dello stato. La buona notizia è che i cacciatori sono talmente invasati da autoeliminarsi da soli, nei cosiddetti "incidenti di caccia", cioè si sparano tra di loro o sparano a passanti sfigati scambiati per animali, cadono nei burroni o hanno malori dovuti a inseguimenti con i cinghiali o altri animali feroci. Nel 2011 sono morti 40 cacciatori e sono rimaste ferite una sessantina di persone. Speriamo che quest'anno ci regalino qualche soddisfazione in più.

8 commenti:

  1. Io godo quando leggo che un cacciatore viene sparato da un collega. La stessa goduria la provo quando vengono abbattuti gli stupidi soldatini che vanno a fare il "loro dovere" in paesi stranieri che non ci hanno MAI fatto niente!

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    1. Io cerco di contenere gli entusiasmi quando mi giungono notizie del genere, ma forse è solo per mera opportunità politica, nel caso in cui debba scrivere qualche commento o articolo che sarà letto da gente...normale.

      E' un nervo scoperto e quando muore un cacciatore o un militare, non bisogna necessariamente fare la figura dei fanatici spietati.

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    2. Dove la colloca la compassione?
      Dovrebbe attivarsi per accendere la consapevolezza in detti quaccquaracquà.
      A proposito, quanto ai cacciatori ho più volte espresso il mio pensiero ed in quelle occasioni il nostro ospite mi ha epitetato come latifondista e borghese, comunque gli inviterei ad orientare le loro armi in quel di Roma, chissà mai che i loro panieri non si riempiano di una "selvaggina", per noi, più proficua.

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    3. Si può avere compassione per chi è privo di compassione?

      Se mi mostro indulgente nei confronti di cacciatori o militari morti a causa del loro Karma negativo accumulato, rischio di essere preso per un debole, cioè per non avere potere contrattuale.

      Quanto alla "selvaggina" parlamentare romana, l'idea non è nuova, poiché l'ho letta spesso anche nei commenti degli utenti del Gazzettino, per esempio.

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    4. La compassione è un sentimento universale e non parzializzato.
      Il pugno deve essere di ferro anche se rivestito da un guanto di velluto (anche questo è già stato scritto, certamente anche nel "Gazzettino", non c'è niente di nuovo sotto il sole) e ciò non è indice di debolezza ma di centratura.
      Il karma è squisitamente personale conseguentemente a lei nulla viene sottratto sotto il profilo contrattuale che rimane integro.
      L'importante è la cognizione della limpidezza delle proprie convinzioni.

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  2. Dimenticavo!
    Il mio commento era soprattutto rivolto al sig. ancor che si riferiva a "quei stupidi soldatini" inconsapevoli del "loro dovere".
    Cristo esortava al perdono adducendo che non sapevano ciò che facevano, ciò non toglie che comunque dovevano pagare per pareggiare il karma.

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    1. Ciao Giorgio. Adesso è ora che io specifichi meglio quello che ho detto, altrimenti chi mi legge può benissimo pensare che sono un bastardo senza cuore. Roberto mi ha dipinto un fanatico spietato, senza compassione. Non è vero. Sono molto compassionevole invece. La mia compassione in questo specifico caso si accentra tutta sul regno animale, che per lungo tempo ha sofferto e soffre indicibili crudeltà e nefandezze deliberate. Inferte dall'uomo naturalmente. Questo stupido bipede, che si erge a re del creato. Tutto gli appartiene, tutto deve sottomettere, persino il suo simile. L'animale per eoni non ha mai chiesto niente per se. Ha sempre dato all'uomo: la sua vita, il suo sangue. Per quale motivo poi? Qualcuno se l'è mai chiesto? Ma questo non è sufficiente per le menti fortemente disturbate che ci sono tra noi. Bisogna infierire con più accanimento, maltrattare ed uccidere anche solo per diletto. L'uomo lo fa con tutto. Deve distruggere, annientare. Basta vedere le guerre: continue, meticolose, devastanti. Appropriarsi dei beni altrui, senza mai chiedere. Neanche farlo apposta c'è ne un'altra in gestazione. Io lo ribadisco, sono contento che i cacciatori(moderni) si sparino l'un l'altro, così dicasi per gli arroganti, imbecilli ed ipocriti militari che vanno nelle case d'altri a portare la pace eterna a forza di bombe e mitragliate sulla povera gente innocente. A mio parere, non è tutto karma. E' la risoluzione della manifestazione dei tre mondi dell'evoluzione umana creata opportunamente imperfetta dal Demiurgo bianco(l'imperfezione è palese: bocca mangia bocca). Per dare la possibilità al Demiurgo oscuro di interferire a piacimento nelle relazioni umane. Noto che lo sta facendo maledettamente bene. Inflaziona le menti della moltitudine umana con i futili desideri, le paure, i dogmi e falsi doveri. Tutte cose atte a provocare pene, malattie e soprattutto basse emozioni che gli servono da cibo. E' tutto un gioco, e noi siamo i giocatori inconsapevoli. Adesso, nella sua spasmodica ricerca energetica, sta tirando troppo la corda. Sulla terra è in atto un'ecatombe continua di animali ed umani. Quando nella sua dispensa non ci saranno più anime adatte all'uopo essendo miseramente vuota, cosa farà? Suppongo che gli verrà la voglia di resettare tutto, e di ricominciare daccapo. Voglia che il logos planetario ci metta una pezza. E' già successo una volta, innumerevoli eoni fa con i pitri lunari che andò tutto in malora. Non penso che gli succederà nuovamente. Prendi gli ultimi appunti con beneficio d'inventario Giorgio, questa è una mia storia. A risentirci.

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  3. Finalmente!!
    Ha chiarito con sufficiente precisione il suo pensiero da me ampiamente condiviso e offerto un po' di luce a tutti coloro che la leggono.
    E' sempre un piacere confrontarsi con chi parla con il cuore in mano e, così facendo, dona un giusto motivo a percorrere questa vita.
    Gliene sono grato ed il futuro mi darà modo di dimostrarglielo.
    Con simpatia.

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