Testo
di Paolo D’Arpini
Lasciar
trapelare senza esporsi troppo è la consueta tattica usata dagli informatori
del sistema. Ricordo di aver letto su Il Messaggero di alcuni giorni fa un
trafiletto in prima pagina in cui si diceva che il segretario dell’ONU “aveva
le prove dei bombardamenti chimici di Assad e che il dittatore andava
processato”. Senza però indicare che le indagini sono tuttora in corso e nulla
di definito è stato appurato dagli “ispettori”. Ma subito dopo l’articolista
specificava, in fondo al testo, che la notizia confidenziale era trapelata in
un “fuori onda”, essendo il Ban ki Moon inconsapevole del fatto. Intanto ci
avevano messo una zeppa… e il tentativo di vanificare la campagna di
pacificazione portata avanti dalla Russia era stato fatto… La gente comune - si
sa - legge i giornalacci e vede le televisionacce del potere corrente, ed è
preda dell’influenza nefasta mediatica…
Succede come per la pubblicità subliminale, basta una immagine inframmezzata ad un discorso e il grullo abbocca… Mai il popolino, che è abbonato alle televisioni via cavo per seguire lo “sport” minuto per minuto, non si interessa di cercare le notizie vere che tutto sommato danno un quadro completamente opposto della situazione siriana. La Siria è una nazione salda nella sua cultura laica che è aggredita da tagliagole estremisti e stupratori finanziati ed armati dalle “democrazie” occidentali (compresa la “democrazia” sionista) e -guarda caso - dalle peggiori dittature del Medio Oriente: Arabia saudita e Quatar.
Fa
meraviglia che poi l’Italia sia governata da una coalizione di larghe intese
(leggi: masanielli e cancellieri al servizio della finanza mondiale)?
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