Testo
di Fabrizio Belloni
Il
Silvio da Arcore parlò. Ululò. Tentò di ringhiare. Di fatto ha scritto
l'epitaffio della cosiddetta destra italiana. In compenso, nella cosiddetta
sinistra italiana vi è una riedizione, riveduta e corretta verso il basso, di
Goldoni e delle sue splendide (le sue) "Baruffe chiozzotte". Divisa
in cinque o sei correnti, l'un contro l'altra armate, la sinistra propone
un'immagine ancora più squallida.
Soprattutto
sono entrambe, cosiddetta destra e cosiddetta sinistra, assolutamente inutili. E
questo è l'aspetto positivo. Il dramma, la catastrofe sta nel fatto che sono
deleterie, dannose, corrotte, ignoranti, micidiali, vergognose. La fregatura è
che ci costano una collina, una montagna, una catena montuosa addirittura di
quattrini. E non parlo solo dell'immondo stipendio di cui la casta si auto
gratifica: immondo ed ignobile e stomachevole, ma piccola parte se confrontato
al danno economico - sociale che la non politica riversa sull'Italia. Da
settanta anni non abbiamo una politica economica. Non abbiamo ricerca e
sviluppo. Non abbiamo progettualità. Cioè non abbiamo speranza e futuro.
C'è
però una luce, un sogno che sta incarnandosi: siamo ormai pronti per la camicia
nera. O marrone, a scelta.
Che aggiungere?
RispondiEliminaQuello che ha detto Putin, che se Silvio fosse stato gay i giudici non lo avrebbero condannato.
EliminaQuesta volta sui gay siamo d'accordo.
EliminaLa sponsorizzazione del modello gay è forse un blando tentativo dell'Elite per contenere la prolificità del più feroce animale che calca il suolo terrestre.
EliminaSe è così, mi vede favorevole.