Fonte:
Gazzettino
Si
è conclusa con due condanne la vicenda relativa all'aggressione di Gigliola
Guerinoni, alias la ”Mantide di Cairo Montenotte”, sbranata dal cane che era
stato aizzato dai due cittadini romeni contro le forze dell'ordine intervenute
per arrestarli. Ieri il tribunale di Piazzale Clodio ha condannato con rito
abbreviato Giurgiu Cosmi. Dovrà scontare due anni e sei mesi di reclusione per
lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e per la rapina della pistola di un
agente, avvenuta durante l'arresto. Vasile Popov è stato invece condannato a
quattro mesi di reclusione per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
IL
FATTO
Sono
trascorsi otto giorni da quando la Guerinoni è stata aggredita. Passando per
caso da via Francesco Selmi, zona Casal Dè Pazzi, la femme fatale, condannata
nel 1989 a scontare una lunga pena per l'omicidio di Cesare Brin, il farmacista
ucciso a martellate e gettato in una discarica, si era ritrovata nel pieno di
un'aggressione scatenata da due rumeni ubriachi, Giurgiu Cosmi e Vasile Popov. I
due ragazzi, già noti alle forze dell'ordine, in un primo momento avevano dato
sfogo alla sbronza spaccando le vetrine di una pizzeria, per protesta contro il
commerciante che si era rifiutato di vendere loro altre bevande alcoliche.
Successivamente avevano aizzato il cane che tenevano al guinzaglio contro gli
agenti intervenuti per arrestarli. Ma Scooby, il molosso di settanta chili,
aveva cambiato la sua preda e aveva azzannato Gigliola Guerinoni. Per fermare
la furia del cane un poliziotto era riuscito ad afferrarlo con una corda e lo
aveva legato ad un albero. Scooby però, innervosito dalla situazione, aveva
continuato a dimenarsi stringendo il cappio intorno al suo collo.
L’AGONIA
Era
quindi morto un'ora dopo davanti gli occhi increduli di una folla di curiosi
che invano attendeva l'arrivo del veterinario dell'ASL, immediatamente
allertato ma giunto solo dopo due ore. Gigliola Guerinoni nel frattempo era
stata portata all'ospedale Sandro Pertini dove era stata operata e le sue
condizioni erano state giudicate guaribili in trenta giorni. Giurgiu Cosmi e
Vasile Popov erano invece stati arrestati e ieri sono stati condannati. Dopo la
sentenza, l'avvocato Stefano Caroti, che difende i due imputati, ha commentato:
«Sono soddisfatto perché la condanna è stata più mite rispetto a quella
prospettata dal pubblico ministero. Ad ogni modo il mio assistito, Giurgiu
Cosmi, sostiene che la rapina dell'arma non è mai avvenuta, quindi ricorrerò in
appello».
Nessun commento:
Posta un commento