giovedì 5 settembre 2013

Un’altra polpetta avvelenata

 
Ieri sera mi sono rivisto “Il pianeta verde”, un vecchio film francese del 1996. Appena uscito mi piacque, ma a distanza di diciassette anni forse ho capito che, al di là degli intenti della regista, il messaggio subliminale che veicola è che vegetariani, ambientalisti ed ecologisti sono un’accozzaglia di straccioni utopici e snob che non possono essere presi sul serio nella nostra società occidentale. Le smorfie che la cliente del macellaio fa annusando la bistecca appena comprata, dopo che l’extraterrestre Mila, mandata in missione sulla Terra, l’aveva contattata, non fanno altro che ridicolizzare i vegetariani e, insieme agli altri “convertiti” che abbracciano e baciano gli alberi, solo per aver parlato con Mila, rendono “Il pianeta verde” un film per ragazzi, più interessato all’aspetto clownesco delle scene che non al messaggio etico del non mangiar carne e non inquinare la Terra. La scena finale dei calciatori che, forse seguendo i suggerimenti etologici di Desmond Morris, ballano come danzatrici classiche sulle note di Bach, definito – e non si capisce perché – un extraterrestre al pari di Gesù, è grottesca e da fenomeni da baraccone. I due calciatori che si scambiano un bacio francese nel contesto culturale italiano farebbe scandalo anche oggi, e forse lo fece anche in quello francese della metà degli anni Novanta. A meno che i francesi siano più disinibiti sessualmente degli italiani: il che non sarebbe difficile da credere se si pensa che Hollande vuole introdurre il matrimonio fra gay. In definitiva, penso che il film sia stato più nocivo alla causa dei diritti animali, che non utile ed è un bene che sia rimasto un B-movie.  

8 commenti:

  1. Sono in parte d'accordo con la tua recensione, sul fatto di ridicolizzare può anche starci ma alla fine il messaggio mi sembra chiaro: ho semplicemente colto il messaggio "ambientalista" in una società (la nostra) in totale declino. Poi ognuno ha le sue idee, giusto così. Scusa se te l'ho passato. Ciao.

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    1. Diciassette anni fa ero ottimista come te.

      Oggi sono un po' più smaliziato e la tecnica della "polpetta avvelenata", mi sembra di vederla ovunque.

      Forse sono io ad essere troppo pessimista. Sarà l'età!

      :-)

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    1. Per alcuni sì, ma comunque parlavo in generale.....vecchi barbogi.....

      :-)

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    2. condivido!!! :)
      p.s. a riverderlo con il metro di giudizio da Lei suggerito, effettivamente il film, a me tanto piaciuto a suo tempo, prende una connotazione un pò troppo farsesca... diciamo che i "convertiti" vengono descritti come un branco di pirla (mi si passi il termine) ...

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