Anni
fa Tina mi raccontò che un uomo si era accoppiato con un maiale. La sua
famiglia, venuta a conoscenza dell’atto di bestialità, uccise il maiale e
redarguì l’uomo. Ironicamente, chiesi a Tina perché non avevano fatto il
contrario, cioè perché non avevano ucciso l’uomo e redarguito il maiale, che
fra l’altro, dei due, era la vittima. Tina non capì il senso della mia domanda.
Ieri, 8 agosto, passeggiando la sera per la via principale di Mangily, Tina ha
incontrato un suo vecchio compagno di scuola, più anziano di lei di qualche
anno. Si chiama Luricke Razaiary Zandry e fino a poco tempo fa era una ragazzo
normale che faceva il cameriere in un ristorante nella zona. Ivi aveva
conosciuto una ragazza francese con cui aveva deciso di comprare addirittura
del terreno su cui costruire il loro nido d’amore. Poi la ragazza andò in
Francia, ma quando ritornò a Mangily non riconobbe più il suo fidanzato
malgascio.
Da
un certo tempo, infatti, Luricke aveva preso l’abitudine di fumare la jamala, che è la marijuana locale, e di assumere alcolici.
Questo connubio evidentemente fatale lo aveva fatto uscire di senno. La ragazza
dispiaciuta interruppe il rapporto e Luricke si lasciò andare sempre di più,
tanto che per fargli le foto ha voluto essere pagato e non gli è bastata la
mancia che gli abbiamo dato (l’indomani mattina ne ha avuto ancora).
La
cosa peggiore è che, fra le altre pazzie, si era scelto una pecora a cui aveva
dato anche un nome da cristiani, e con cui si intratteneva intimamente. Anche
in questo caso, la famiglia esasperata uccise la pecora e la seppellì perché
ormai impura, mentre al ragazzo non fecero altro che l’ennesima ramanzina. Ora
Luricke chiede l’elemosina a Mangily e vive grazie all’assistenza della zia che
gestisce un chiosco nel villaggio. Tina mi ha detto che a scuola era bravo.
Interrogata
sul perché tanti ragazzi malgasci impazziscono dopo aver fumato l’innocua
marijuana insieme agli alcolici, Tina ha detto che dipende dagli scarsi valori
nutritivi dell’alimentazione, basata principalmente su quattro vegetali: riso,
mais, manioca e patata dolce. Se poi ci aggiungiamo il grande consumo di carne
e pesce, quest’ultimo ormai carico di metalli pesanti, il quadro prende una
forma decisamente insana. E almeno su un punto, io e Tina ci siamo trovati
d’accordo.
Ma in madagascar non si mangia frutta tropicale?!?
RispondiEliminaNon dovrebbe essere facilmente reperibile un po' ovunque?!?
Sì, la frutta non manca mai nei mercati, a seconda della stagione.
EliminaPurtroppo, l'alimentazione carnea, qui e nel resto dell'Africa, affonda le sue radici nella notte dei tempi ed è difficile sradicarla.
Non è un caso che la vita media sia piuttosto bassa.
In emiliano si direbbe: a io bèle càpi ( ho già capito ) ... tutto il mondo è paese e sto rivalutando la mia cara Italia ... Buon proseguimento Roberto , at salùt :)
RispondiEliminaGrazie WB.
EliminaLe droghe, alcol compreso, alterano la percezione e a volte lo fanno oltre i limiti.
Qui in Olanda dove mi trovo...fanno gran uso libero di entrambi! :)
RispondiEliminaE infatti, sarà un caso, è proprio in Olanda (o era Danimarca?) che vogliono legalizzare la zoorastia.
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