venerdì 15 agosto 2014

Morire di tetano



Non ci crederete perché la notizia è semplicemente pazzesca! La bambina che il 22 luglio scorso incontrammo sulla strada, piangente perché morsa da un cane, proprio davanti al portone, mentre io, Tina e Sandra uscivamo dopo aver fatto le pulizie nella casa di Ambolanahomby, è morta ieri giovedì 14 agosto, all’una di pomeriggio. In un primo momento ho pensato alla rabbia, di cui si verificano rari casi anche in Madagascar, ma essendosi trattato di un’incubazione di sole tre settimane, propendo per il tetano. Con la parola romotsy i malgasci indicano i cani randagi malati e io la traduco come “rogna”. Però la rogna non uccide, mentre il tetano sì e il tetano, in base alle mie scarse conoscenze mediche, è connesso con lo sterco di cavallo e mucca, unitamente ai ferri arrugginiti. Qui cavalli non ce ne sono, mucche, cioè zebù, sì, ma non nel nostro quartiere. Ferri arrugginiti a josa. Non rimane che sospettare dei denti poco puliti del cane morsicatore che, ahimé, è stato ucciso dopo due giorni e io non voglio sapere neanche come.


Anche Tina, discutendo della morte di quella bambina di sei anni, di nome Mely, si è dichiarata d’accordo sul fatto che se la gente desse da mangiare regolarmente ai cani, questi non sarebbero costretti di notte ad andare in giro a cercare cibo nelle discariche, non si ammalerebbero e non diventerebbero aggressivi. La gente, incredibile ma vero, non gli dà nemmeno l’acqua e Tulear è famosa per la sua aridità. Anche Rocky, madre di cinque cuccioli, è stata avvelenata, benché vivesse in un altro cortile e non c’entrasse niente con il cane morsicatore, che era un maschio. La famiglia della piccola defunta è di etnia Betsileo, che di solito portano i loro morti a Fianarantsoa, ma in questo caso, essendo una famiglia poverissima, hanno deciso di seppellire il piccolo cadavere oggi stesso, cioè dopo sole 24 ore dal decesso.

La famiglia che permetteva al cane di vivere nel proprio cortile dovrà non solo pagare il costo della bara, ma anche fornire un risarcimento in omby, zebù, che ancora non è stato stabilito. L’assassino di Masindambo, ovvero la sua famiglia, ha dovuto risarcire il morto con 32 zebù. In questo caso, trattandosi di una bambina, la cifra sarà sicuramente inferiore. Così si muore in Madagascar, per il morso di un cane randagio. Se i genitori l’avessero portata subito in ospedale, sarebbe stata vaccinata contro il tetano e sarebbe ancora viva, ma si sono limitati a mettere del sale sulle ferite, perché secondo loro ferma l’emorragia. Quindi, più che il cane, responsabile di questa pazzesca morte è la miseria, la povertà e l’ignoranza. Un moto di stupefatta ribellione viene in superficie dalle profondità dell’anima. Riposa in pace, piccola Mely.

La foto di Francesco Spizzirri è di repertorio e non ha niente a che fare con il contenuto di questa triste storia.

1 commento:

  1. un articolo inerente al caso:

    http://www.medicinanaturale.biz/?p=1004

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