Fino
all’ultimo momento ci chiedevamo se saremmo dovuti ricorrere nuovamente, per
l’ennesima volta, alla polizia, denunciando il falegname disonesto, ma
soprattutto ci chiedevamo se la ricevuta in nostro possesso sarebbe stata
sufficiente a incriminarlo e se le tangenti che in questi casi si pagano alla
corrotta polizia non sarebbero state per caso superiori ai 40.000 ariary che
avevamo già sborsato. E invece, alle undici del mattino di mercoledì 13 agosto,
i due garzoni del falegname si presentano con le quattro colonnine di
palissandro e le quattro assicelle di sostegno della zanzariera. Avevano anche
il trapano e un martello. Mancavano però delle viti e Tina ha dovuto
finanziarli per mandare uno di essi a comprarle. Nel frattempo, l’altro
garzone, di etnia Merina, si è fermato a chiacchierare, mentre Tina preparava
il pranzo. E’ consuetudine, infatti, che agli operai intenti a fare
qualche lavoro in casa o nel cortile si offra anche il desinare. Cosa che con
questi due bravi giovani ho fatto senza obiezioni. E’ stata una vera sorpresa
scoprire che le colonnine erano state fatte al tornio e avevano sicuramente
richiesto molte ore di lavoro. Noi eravamo grati al falegname di essersi
comportato onestamente, cioè di aver fatto il lavoro da noi richiesto e in più
il risultato è stato esteticamente gradevole. Il colore del legno usato è
uguale a quello del letto e ora non solo la camera, ma l’intera casa si è
impreziosita di un elemento indispensabile ai tropici: la zanzariera.
C’è
un solo neo in tutta questa storiella a lieto fine (nessun poliziotto corrotto
è stato interpellato): la zanzariera ci è stata regalata dalla nonna di Odillon
e Sammy, che l’aveva ricevuta in dono, a sua volta, da qualche agenzia
umanitaria. E’ in materiale plastico, a differenza delle classiche zanzariere
che sono di cotone, ma è impregnata di un insetticida che sul sacchetto della
confezione viene chiamato Alfa Cipermetrina. Non l’ho mai sentito nominare,
come non sapevo che impregnassero le zanzariere di sostanze insetticide contro
le zanzare. Ha l’aria di essere robusta e quindi durevole. Prima di sistemarla
sul baldacchino di legno l’abbiamo tenuta sul filo su cui mettiamo a stendere i
panni, in cortile, affinché prendesse aria e si smorzassero gli effetti tossici
grazie ai raggi solari. Sarebbe il colmo che io abbia voluto smettere di usare
gli zampironi dall’odore sgradevole, per non respirare fumi nocivi, e ora mi
dovessi sorbire un lento avvelenamento da parte della rete della zanzariera.
Per uno che sta attento alle sostanze con cui si entra in contatto
quotidianamente, sarebbe una beffa. Qui in Madagascar, di sostanze non
precisamente salubri ce n’è a bizzeffe. E infatti, mi sono portato una
confezione di Clorella, che dovrebbe avere un effetto chelante sui metalli
pesanti, regalatami da un affezionato lettore. Ne prendo una pastiglia tutte le
mattine a digiuno. Se un giorno inventeranno pastiglie contro i poliziotti
corrotti (e se dovessi tornare in Madagascar), mi porterò dietro una bella
scorta.
Se restavi nel piovoso Friuli....quest'anno le zanzare sarebbero state l'ultimo dei tuoi problemi ; )
RispondiEliminaSì, mi hanno detto che dalle nostre parti i militari stanno facendo pazzie con il clima.
Elimina