giovedì 14 agosto 2014

Piccole conquiste quotidiane



Fino all’ultimo momento ci chiedevamo se saremmo dovuti ricorrere nuovamente, per l’ennesima volta, alla polizia, denunciando il falegname disonesto, ma soprattutto ci chiedevamo se la ricevuta in nostro possesso sarebbe stata sufficiente a incriminarlo e se le tangenti che in questi casi si pagano alla corrotta polizia non sarebbero state per caso superiori ai 40.000 ariary che avevamo già sborsato. E invece, alle undici del mattino di mercoledì 13 agosto, i due garzoni del falegname si presentano con le quattro colonnine di palissandro e le quattro assicelle di sostegno della zanzariera. Avevano anche il trapano e un martello. Mancavano però delle viti e Tina ha dovuto finanziarli per mandare uno di essi a comprarle. Nel frattempo, l’altro garzone, di etnia Merina, si è fermato a chiacchierare, mentre Tina preparava il pranzo. E’ consuetudine, infatti, che agli operai intenti a fare qualche lavoro in casa o nel cortile si offra anche il desinare. Cosa che con questi due bravi giovani ho fatto senza obiezioni. E’ stata una vera sorpresa scoprire che le colonnine erano state fatte al tornio e avevano sicuramente richiesto molte ore di lavoro. Noi eravamo grati al falegname di essersi comportato onestamente, cioè di aver fatto il lavoro da noi richiesto e in più il risultato è stato esteticamente gradevole. Il colore del legno usato è uguale a quello del letto e ora non solo la camera, ma l’intera casa si è impreziosita di un elemento indispensabile ai tropici: la zanzariera.


C’è un solo neo in tutta questa storiella a lieto fine (nessun poliziotto corrotto è stato interpellato): la zanzariera ci è stata regalata dalla nonna di Odillon e Sammy, che l’aveva ricevuta in dono, a sua volta, da qualche agenzia umanitaria. E’ in materiale plastico, a differenza delle classiche zanzariere che sono di cotone, ma è impregnata di un insetticida che sul sacchetto della confezione viene chiamato Alfa Cipermetrina. Non l’ho mai sentito nominare, come non sapevo che impregnassero le zanzariere di sostanze insetticide contro le zanzare. Ha l’aria di essere robusta e quindi durevole. Prima di sistemarla sul baldacchino di legno l’abbiamo tenuta sul filo su cui mettiamo a stendere i panni, in cortile, affinché prendesse aria e si smorzassero gli effetti tossici grazie ai raggi solari. Sarebbe il colmo che io abbia voluto smettere di usare gli zampironi dall’odore sgradevole, per non respirare fumi nocivi, e ora mi dovessi sorbire un lento avvelenamento da parte della rete della zanzariera. Per uno che sta attento alle sostanze con cui si entra in contatto quotidianamente, sarebbe una beffa. Qui in Madagascar, di sostanze non precisamente salubri ce n’è a bizzeffe. E infatti, mi sono portato una confezione di Clorella, che dovrebbe avere un effetto chelante sui metalli pesanti, regalatami da un affezionato lettore. Ne prendo una pastiglia tutte le mattine a digiuno. Se un giorno inventeranno pastiglie contro i poliziotti corrotti (e se dovessi tornare in Madagascar), mi porterò dietro una bella scorta. 

2 commenti:

  1. Se restavi nel piovoso Friuli....quest'anno le zanzare sarebbero state l'ultimo dei tuoi problemi ; )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, mi hanno detto che dalle nostre parti i militari stanno facendo pazzie con il clima.

      Elimina