Francesco
Spizzirri, più di me innamorato del Madagascar, fino al punto di averlo
incrementato demograficamente con una bellissima bambina di nome Nathalia, mi ha
mandato un articolo di Giampaolo Pansa che, riferendosi alle parole del Papa,
sostiene che è iniziata la terza guerra mondiale, esprimendo nel contempo
l’esigenza di chiudere subito l’operazione “Mare nostrum”, perché, come disse
il vescovo di Mosul, noi italiani non sappiamo chi si nasconde in mezzo ai migranti.
Mi ero ripromesso di non pubblicare altro che notizie e sensazioni del
Madagascar, fintanto che mi fermo nella Grande Isola questi tre mesi estivi, ma
l’articolo del noto scrittore giornalista mi ha fatto riemergere la vena
complottista che avevo sotterrato e mi spinge a fare alcune considerazioni.
E’
già successo che previsioni circolanti sul web siano poi sbarcate sui
mass-media mainstream e della
terza guerra mondiale si parla sotterraneamente, su internet, già da tempo. Ora
che lo dice anche il Papa, mi chiedo cosa frulli nelle menti dei cattolici, di
quei cattolici che pendono dalle labbra del Santo Padre. Quando il Papa raduna
migliaia di persone in piazza, oppure le raggiunge grazie ai nostri asserviti
telegiornali, si formano delle eggregore, cioè delle forme pensiero scaturite
dalla mente di moltitudini di persone. Siamo già da tempo bersagliati da
notizie preoccupanti, come la crisi economica mondiale, ma lo spauracchio della
guerra, così come la ricordano i vecchi e come la immaginano giovani e meno
giovani abituati a vederla in tivù e nei videogiochi, è forse la botta
psicologica finale prima che eventi luttuosi di massa si verifichino realmente.
Una potente forma pensiero, una volta messa in circolazione, non si sa dove
potrebbe andare a parare. Se addirittura un Papa cattolico si mette a parlare
di guerra mondiale, quella parte catastrofista e millenarista dei bloggers e dei semplici utenti di internet va in brodo di
giuggiole: una fonte più autorevole di così non ci potrebbe essere.
Tuttavia,
Giampaolo Pansa potrebbe essere uno dei tanti piccoli altoparlanti che,
facendone eco, indirizzano il pensiero della gente in determinate direzioni
anziché verso ipotesi alternative di realtà che si vogliono tenere nascoste.
Per esempio, Pansa dà per certo che la decapitazione di James Foley sia
autentica, dimenticando che la CIA e le altre agenzie dei servizi segreti hanno
a disposizione tecnologie cinematografiche sofisticate, con le quali ingannano
da sempre milioni di persone. Basti pensare allo sbarco sulla luna.
Parla
di bande di Hamas come si parlerebbe di bande di banditi, senza immaginare, né
lasciar immaginare, che il sacrosanto malcontento dei palestinesi, che si
coalizza con atti di ribellione verso Israele, potrebbe essere stato strumentalizzato
da Israele stesso e usato come pretesto per scatenare periodiche rappresaglie
volte a eliminare fisicamente tutti i palestinesi. Hamas, quindi, come miglior
alleato del governo israeliano.
Cita
i tagliagole del Califfato islamico dimenticando che tutte le spontanee
organizzazioni arabe anticristiane sono state da sempre aiutate e armate
dall’Occidente cristiano, e non perché business is business e i mercanti d’armi non badino a queste
sottigliezze, ma perché i guerrafondai per lucro o per piacere, che sono gli
stessi che auspicano la riduzione della popolazione mondiale, vogliono
effettivamente arrivare a una guerra termonucleare, in ossequio a un malato cupio
dissolvi o perché sanno, essi
medesimi, di poterla sfangare. Un Papa che lo dice chiaramente potrebbe far
parte del gioco, avere le mani in pasta, oltre alle azioni della Beretta, e
spingere gli astanti a dividersi in due fazioni: quelli che gli credono e si
stringono ancora di più vicino alla fede cattolica, come speranza di salvezza,
e quelli per i quali vale la regola del pastorello che gridava al lupo. Dopo
l’ennesima volta non ci credono più.
Pansa
poi dice che la Russia punta ad annettersi l’Ucraina, senza accorgersi che
l’Ucraina è sempre stata parte della Russia, almeno fino alla caduta del muro
di Berlino. Tutte queste cose messe assieme inducono il lettore a considerare
russi e arabi come potenziali nemici, che è infatti ciò che i guerrafondai
vogliono farci credere. Vogliono abituarci all’idea di chi sarà il nostro
prossimo nemico. Farci entrare nell’ottica, come si suol dire.
Dice
inoltre che Hamas ha giustiziato 21 presunti informatori di Israele. Che
strano! Palestinesi che uccidono altri palestinesi. Il governo israeliano
sicuramente ringrazia, ma a me viene ancora una volta il sospetto che Hamas sia
una creatura del Mossad, più che una spontanea organizzazione di guerriglieri
palestinesi. Se poi penso che a morire in quelle zone calde del mondo sono
pacifisti volontari, se di sesso maschile, come Vittorio Arrigoni, o rapiti e poi
rilasciati, se di sesso femminile, come quelle due ragazze italiane di qualche
tempo fa e le due volontarie di adesso in Siria, insieme a giornalisti
impiccioni come Giuliana Sgrena salva per miracolo, mi viene il sospetto che a
sparare siano i nostri, che poi danno la colpa agli altri. Arrigoni ucciso con
la scusa che era una spia e la Sgrena mitragliata per sbaglio. C’è sempre una
spiegazione da dare in pasto agli utenti dei mass-media. Le due ragazze italiane furono
liberate, non si sa se dopo pagamento di riscatto o meno, ma se le due di adesso
dovessero essere decapitate, si supererebbe un limite finora invalicabile e
sarebbe il segnale che la terza guerra mondiale è davvero alle porte. Le
nostre.
Aspettatemi! Datemi il tempo di rientrare dal Madagascar.
Sempre il solito cliché. Notizie atte ad irretire ed impaurire il volgo. Se deve cambiare qualcosa, ben venga finalmente la terza guerra mondiale, a patto però che, l'ambiguo Francesco e i suoi accoliti, il credulone(?) Pansa e suoi colleghi finti e venduti paghino anche loro dazio. Ovvia condanna ai grassatori della politica e quelli delle banche. Vada tosto il mio pensiero ad infoltire l'immane eggregora risanatrice! Ciao Roberto. :-)
RispondiEliminaConcordo.
EliminaL'ultima frase ha un che di giorgioandrettiano.