La visione olistica di un comico scettico

In linea di principio George Carlin ha ragione. Ne ha quando dice che la nostra specie è destinata ad estinguersi come un esperimento evolutivo fallito, ma non ne ha quando afferma che è arroganza per gli ambientalisti voler salvare il pianeta Terra. Tutti gli ambientalisti che ho conosciuto io non sono arroganti, ma sinceramente intenzionati a salvaguardare gli ecosistemi e la salubrità dell'ambiente. Arroganti, nel senso di interpreti della greca Hybris, sono semmai gli inquinatori, i torturatori di animali e i tagliatori di foreste, perché la loro tracotanza ci porterà all'estinzione ancora più in fretta, noi che amiamo la vita e la natura insieme a loro che mirano solo ai profitti. Carlin, inoltre, se ha ragione a dire che la Terra non sa neanche che esistiamo e che sarà ancora qui quando noi non ci saremo più, sbaglia a portare i suoi ascoltatori alla logica conclusione che non occorre fare nulla e si può continuare con le nostre abitudini. Lo dice implicitamente e la rassegnazione, insieme allo scetticismo, non sono certo delle sane condotte di comportamento. Non lo sarebbero comunque, perché allora, in caso di malattia, non dovremmo neanche curarci e andare in ospedale, ma ritirarci in una grotta ad aspettare la morte. Non credo che il signor Carlin non si faccia curare da un medico quand'è malato. Quindi, stiamo attenti, giacché l'inerzia e la rassegnazione sono funzionali a chi sta distruggendo attivamente la Terra. E Carlin, con la sua filosofia, se ne rende complice.