Questa foto ha
suscitato un vespaio di polemiche. Non avrei mai immaginato che
Angelo Nigrelli avesse così tanti amici su Facebook e così
ben affiatati. Sono stato preso a pesci in faccia, ma me la sono
andata a cercare e quindi non posso lamentarmi. Sono stato accusato
di essere razzista da Nicola Screpanti e di essere un disonore
per il Friuli, in quanto Udine è stata la sua città natale, perché
come detto da Giacinto Soppresso la foto è stata fatta a
Gaza, o da un drone o da un Awacs, per scopi di ricognizione. Il
razzismo emerso dai miei commenti sarebbe quello di aver affermato
che il supposto drone stava cercando bambini palestinesi da colpire,
o almeno da individuare, come fanno i falchi e le aquile con le loro
prede. Poiché non mi sento razzista né nei confronti degli ebrei,
né in quelli dei palestinesi, constato che da quelle parti sono in
guerra e che se aveva ragione Giacinto Soppresso si tratta di
una manovra dei militari ebrei volta a controllare il territorio
sottostante. Non ho detto che quelle fossero scie chimiche e che
stessero avvelenando i palestinesi, ma Nicola Screpanti ha
interpretato così i miei commenti. Forse, da parte sua, si è
trattato di un lapsus freudiano e quel velivolo non stava
controllando un bel niente, ma stava proprio spargendo sostanze
sospette sulla popolazione palestinese.
Nel giro di poche ore,
dopo la sicumera di Nicola Screpanti, si è aggiunta quella di
Paolo Bertotti, anche lui poco paziente nei miei confronti. La
cosa che al Bertotti e agli altri amici di Angelo Nigrelli non
va giù è che sotto la foto dei cerchi in cielo avevo scritto:
“Nessun aereo di linea farebbe questo”. Poiché mi piace
riportare sul blog frasi ricavate da Facebook, con botta e risposta
che mostrino una particolare diatriba, ho pubblicato uno stralcio
di discussione e ne ho dato notizia agli amici del Nigrelli. I quali
subito sono passati alle minacce e agli insulti, specie quel Nicola
Screpanti che di tutti mi è sembrato il più scalmanato, perché
non gli avevo chiesto l'autorizzazione a pubblicare il suo nome.
Visto che il mio blog ha solo 136 iscritti, dopo poche ore ha
corretto il tiro, avendogli fatto notare che la Polizia Postale ha
cose più serie a cui badare, e mi ha detto che vista
l'insignificanza del blog sicuramente le autorità di polizia mi
avrebbero lasciato perdere. Che fortuna! Che sospiro di sollievo!
Insomma, mi è stato
detto che non posso fare affermazioni perentorie come quella
dell'impossibilità tecnica per un Boing 737 di fare virate così
strette - perché in realtà anche i grossi aerei passeggeri sono in
grado di farle - e nello stesso tempo ammettere di essere ignorante
in materia di aviazione, giacché, come dice Paolo Bertotti,
questa è una dissonanza cognitiva. Andando a vedere su wikipedia
cosa essa sia, ho scoperto che ha perfettamente ragione. Se io
dico una cosa e subito dopo il suo contrario, è chiaro che devo
apportare cambiamenti a ciò che io stesso ho detto, o in un caso o
nell'altro, perché tesi contradditorie non possono essere vere
contemporaneamente. Ma è anche vero che “lungo la strada si
aggiusta la soma”, come dice un vecchio proverbio, e se mi accorgo
di aver detto una cosa basata su pregiudizi, non ho difficoltà ad
ammetterlo. Non mi sento un soggetto psichiatrico per questo, ma solo
uno che sta imparando. Quando ho fatto notare che gli insegnanti
dovrebbero avere sempre pazienza con i discenti, Massimiliano de
Capua ha risposto che nessuno vuole fare l'insegnante, giacché
gli insegnanti sono pagati mentre loro, sulla rete, scrivono ciò che
sanno del tutto gratuitamente. Io non glielo avevo chiesto e forse si
potrebbe dire, in questo caso: “Excusatio non petita, accusatio
manifesta”.
Sicuramente
Paolo Bertotti
è un appassionato di aviazione militare, e Riccardo
Deserti
lo è ancora di più, visto che ha allegato diversi siti in cui si
spiega che tutti gli aerei piccoli e grandi sanno fare virate più o
meno strette, solo che quelli di linea non hanno bisogno di farle, a
meno che non stiano atterrando e vengano messi in attesa. Questo
mi è stato detto anche da Pier
Luigi Torreggiani.
E' così grave
se ho azzardato che un 737
non possa fare quel genere di cerchi in volo?! Se abitassi vicino a
un aeroporto civile forse ne avrei saputo di più, ma per mia
disgrazia abito vicino alle Frecce Tricolori e anche loro non le ho
mai viste fare cerchi così stretti ma, viceversa, molto ampi.
Francesco
Sblendorio, nome che mi suona
familiare, si è limitato a postare la foto di una donna con i
bigodini, mentre urla con un'espressione disgustata, frame
ricavato da “Le Iene”. Probabilmente, è vero ciò che Angelo
Nigrelli dice per giustificare
la poca pazienza dei suoi amici nei miei confronti, e cioè che da
anni ripetono sempre le stesse cose, che i “complottisti” sono
degli zucconi che non imparano mai niente e che loro, veri esperti e
appassionati di aviazione, di pazienza non ne hanno più. Sblendorio
perciò non aveva più la forza di fare un intervento scritto. Se
io quindi mi
permetto di fare affermazioni perentorie circa le virate degli aerei,
devo accettarne le conseguenze. Sarà! Ora ho imparato che anche un
747 può fare quel genere di manovre, ma mi è costato un certo
fastidio impararlo.
Con
Daniele Barbi
ho intavolato un ragionamento di tipo ecologista. Mi ha chiesto dove
sono le prove della morte di persone, causata dalle scie chimiche.
Poiché vive a Pistoia vicino a un inceneritore che per anni ha
impestato l'ambiente circostante, ritiene
che le vere fonti inquinanti siano
altre e questo mi ricorda l'affermazione fatta spesso da Angelo
Nigrelli secondo cui i vulcani
spargono nell'atmosfera in poche ore tanta anidride carbonica, quanta
non ne sparga in un anno tutto il parco macchine dei motori a
combustione di un'intera nazione. Sia il Nigrelli che il Barbi
sicuramente hanno ragione, ma l'una cosa non esclude l'altra e due
torti non fanno una ragione. Ovvero, ai militari le emissioni di
inceneritori e vulcani non impediscono di effettuare le loro
irrorazioni e se è criminale immettere nell'aria che si respira
particelle tossiche derivate dalla combustione dei rifiuti, lo è
anche immetterne di quelle in fuoriuscita dagli ugelli degli aerei,
sempre che sia in atto un'operazione militare segreta.
In entrambi i casi,
che le scie chimiche siano composte
di veleni o di semplice vapor acqueo, si tratta di affermazioni che
richiedono un atto di fede, perché noi comuni mortali non abbiamo la
possibilità di verificarlo di persona. E anche quando ci viene data
tale possibilità, ingannati come siamo da tutte le parti e
reiteratamente, ci viene difficile credere alla buona fede delle
autorità. Tanto più che di casi di attentati alla salute dei cittadini,
provenienti dall'alto, nel senso dei vertici della società, ce n'è
a bizzeffe ed è solo una questione di legittima difesa rifiutare le
spiegazioni del ministero della difesa, se mi si passa la rima. Come
i debunkers hanno perso la pazienza con i complottisti, così noi
comuni cittadini l'abbiamo persa con i politici e le loro
affermazioni rilasciate ai mass-media. Forse non abbiamo ancora perso
la pazienza del tutto, ma certamente sempre più persone non sono
disposte a credere alle menzogne propinateci in tivù o sui giornali.
E poi,
come ha fatto notare Massimiliano
de Capua, che in passato ha
fatto anche il necroforo di mestiere, a parte i giovani morti in
incidenti stradali e quelli di mezza età per mali incurabili, la
maggior parte della popolazione umana, almeno in Occidente, muore
dopo i 70 anni e quindi dov'è tutto questo avvelenamento dei cieli?
Statisticamente avrà anche ragione, ma è quella fascia di persone
di mezza età che mi preoccupa, se è vero che sempre statisticamente
di cancro muore ormai una persona su tre, mentre fino a qualche
decennio fa era una su cinque. Qualcosa, a livello ambientale, è
cambiato e anche questo mi sembra innegabile. O sto facendo anche qui
del complottismo?
Giulio Bernacchia,
che come Massimiliano Veschini
fa il pilota d'aereo, fa riferimento al Famoso Geometra (chi sarà
mai?) a cui io darei più credito che non a un addetto ai lavori come
lui. Dice che sono un “ricercatore medio” che sa già qual è la
verità, dando per scontato che sia
ipocrita nel momento in cui
dico di essere disposto ad imparare. Quando
Bernacchia dice che dobbiamo dare retta a lui che è del mestiere, mi
vengono in mente i vivisettori che se non si è laureati in medicina,
o almeno in veterinaria, noi antivivisezionisti siamo incompetenti per
poter interloquire e le nostre obiezioni riguardo la tortura di
animali nei laboratori è destituita di fondamento. Analogamente, per
dire che i militari irrorano i cieli di sostanze sospette bisogna
essere come minimo esperti di aviazione.
In conclusione, le
scie chimiche sono un argomento tabù, come le cure mediche,
l'alimentazione e gli alieni. Non sarà perché certe lobby vogliono
mantenere il monopolio dei guadagni e hanno bisogno di propagare
pubblicità ad esse favorevole? Mettersi contro l'Establishment
significa andare a cercare rogne o almeno essere trattati da
deficienti su internet. E questo si sapeva, ma ciò che continua a
darmi fastidio, e che trovo incomprensibile, è l'odio represso che
traspare dai commenti dei difensori dello status quo. Anche se
dovessero avere ragione, su alcuni aspetti, non su tutti, è il modo in cui fanno
valere le loro tesi che irrita. Chissà, magari questo è proprio lo
scopo che intendono raggiungere.
Chi volesse seguire
l'intero dibattito, ed è registrato su Facebook, può cliccare QUI.
Le scie assassine NON sono un tabu' , sia chiaro!! (lo sono nella misura in cui continuiamo a ripetercelo )
RispondiEliminasono un tabu' in uno dei paesi più corrotti al mondo forse : l'Italia
Ora : che uno ci voglia credere o meno, che uno voglia approfondire o meno, che uno sia attivista o meno (sia da una parte che l'altra) .. la mia domanda è : perchè ci si rompe i cogl..... a vicenda ???? Il tempo, A BREVE , darà le sue risposte .. diatribe stupide !! I negazionisti sostengono che noi altri siamo visionari e pongono una domanda ricorrente: "dimostrami che è vero! "... noi si risponde : "dimostrami che non lo è! " ........... Quindi de che si parla?? Noi le analisi le PORTIAMO e le documentazioni in merito sono ormai migliaia (fuori da questo confine del paese corrotto per eccellenza) ... loro che portano? I "CIRRI" naturali da normale condensazione aerea perchè i piloti lo dicono ??? e va bene!!! gongolate pure... ringrazieranno le prossime generazioni <3
"Noi le analisi le portiamo"... Quali? Quelle dello Stercorarius? Posso sghignazzare?
EliminaCaro amico. Come hai già constatato, nell'altro post nessuno di noi a fatto un commento. Non ne valeva affatto la pena, misurarsi una volta in più e affaticandoci inutilmente con dei cervelli fritti di gallina quali sono quei cinque o sei individui che hai menzionato. Anche senza conoscersi tutti di persona, noi commentatori abbiamo ormai acquisito mentalmente una unione d'intenti e una empatia significativa che ci da grande forza d'animo per fronteggiare e distruggere con facilità irrisoria tutto quel pervasivo muco astrale che, piccole e moribonde menti si ostinano senza più speranza ad avvolgerci. A proposito, Soppresso ha ragione. la foto è stata sì scattata a Gaza, però quelle giravolte in cielo hanno un significato espressamente letterale. Tu sai che nei miei lunghi trascorsi nei paesi arabi per lavoro, ho appreso un po della loro lingua, e ti posso dire ciò che l'aereo ha scritto da destra a sinistra: Giacinto Soppresso, sei un coglione al cubo! :-)
RispondiEliminaQuesta è nuova: le scie sono delle scritte in arabo!
EliminaQuante ne inventerete ancora?
Se qualcuno a Gaza ha trovato il tempo di prendere una macchina fotografica e ha ritenuto necessario fotografare quei ghirigori nel cielo, come minimo li ha ritenuti strani e degni di essere fotografati. Se si tratta di un drone in ricognizione, che senso ha rilasciare quei fumi? Può forse avere un significato di spregio nei confronti dei palestinesi, nel senso che è come se gli israeliani avessero detto: "Ecco, vedete, vi pisciamo in testa e facciamo delle vostre misere vite ciò che più ci piace"?
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