venerdì 6 marzo 2015

Uomini che odiano i complottisti



Questa foto ha suscitato un vespaio di polemiche. Non avrei mai immaginato che Angelo Nigrelli avesse così tanti amici su Facebook e così ben affiatati. Sono stato preso a pesci in faccia, ma me la sono andata a cercare e quindi non posso lamentarmi. Sono stato accusato di essere razzista da Nicola Screpanti e di essere un disonore per il Friuli, in quanto Udine è stata la sua città natale, perché come detto da Giacinto Soppresso la foto è stata fatta a Gaza, o da un drone o da un Awacs, per scopi di ricognizione. Il razzismo emerso dai miei commenti sarebbe quello di aver affermato che il supposto drone stava cercando bambini palestinesi da colpire, o almeno da individuare, come fanno i falchi e le aquile con le loro prede. Poiché non mi sento razzista né nei confronti degli ebrei, né in quelli dei palestinesi, constato che da quelle parti sono in guerra e che se aveva ragione Giacinto Soppresso si tratta di una manovra dei militari ebrei volta a controllare il territorio sottostante. Non ho detto che quelle fossero scie chimiche e che stessero avvelenando i palestinesi, ma Nicola Screpanti ha interpretato così i miei commenti. Forse, da parte sua, si è trattato di un lapsus freudiano e quel velivolo non stava controllando un bel niente, ma stava proprio spargendo sostanze sospette sulla popolazione palestinese.



Nel giro di poche ore, dopo la sicumera di Nicola Screpanti, si è aggiunta quella di Paolo Bertotti, anche lui poco paziente nei miei confronti. La cosa che al Bertotti e agli altri amici di Angelo Nigrelli non va giù è che sotto la foto dei cerchi in cielo avevo scritto: “Nessun aereo di linea farebbe questo”. Poiché mi piace riportare sul blog frasi ricavate da Facebook, con botta e risposta che mostrino una particolare diatriba, ho pubblicato uno stralcio di discussione e ne ho dato notizia agli amici del Nigrelli. I quali subito sono passati alle minacce e agli insulti, specie quel Nicola Screpanti che di tutti mi è sembrato il più scalmanato, perché non gli avevo chiesto l'autorizzazione a pubblicare il suo nome. Visto che il mio blog ha solo 136 iscritti, dopo poche ore ha corretto il tiro, avendogli fatto notare che la Polizia Postale ha cose più serie a cui badare, e mi ha detto che vista l'insignificanza del blog sicuramente le autorità di polizia mi avrebbero lasciato perdere. Che fortuna! Che sospiro di sollievo!


Insomma, mi è stato detto che non posso fare affermazioni perentorie come quella dell'impossibilità tecnica per un Boing 737 di fare virate così strette - perché in realtà anche i grossi aerei passeggeri sono in grado di farle - e nello stesso tempo ammettere di essere ignorante in materia di aviazione, giacché, come dice Paolo Bertotti, questa è una dissonanza cognitiva. Andando a vedere su wikipedia cosa essa sia, ho scoperto che ha perfettamente ragione. Se io dico una cosa e subito dopo il suo contrario, è chiaro che devo apportare cambiamenti a ciò che io stesso ho detto, o in un caso o nell'altro, perché tesi contradditorie non possono essere vere contemporaneamente. Ma è anche vero che “lungo la strada si aggiusta la soma”, come dice un vecchio proverbio, e se mi accorgo di aver detto una cosa basata su pregiudizi, non ho difficoltà ad ammetterlo. Non mi sento un soggetto psichiatrico per questo, ma solo uno che sta imparando. Quando ho fatto notare che gli insegnanti dovrebbero avere sempre pazienza con i discenti, Massimiliano de Capua ha risposto che nessuno vuole fare l'insegnante, giacché gli insegnanti sono pagati mentre loro, sulla rete, scrivono ciò che sanno del tutto gratuitamente. Io non glielo avevo chiesto e forse si potrebbe dire, in questo caso: “Excusatio non petita, accusatio manifesta”.


Sicuramente Paolo Bertotti è un appassionato di aviazione militare, e Riccardo Deserti lo è ancora di più, visto che ha allegato diversi siti in cui si spiega che tutti gli aerei piccoli e grandi sanno fare virate più o meno strette, solo che quelli di linea non hanno bisogno di farle, a meno che non stiano atterrando e vengano messi in attesa. Questo mi è stato detto anche da Pier Luigi Torreggiani. E' così grave se ho azzardato che un 737 non possa fare quel genere di cerchi in volo?! Se abitassi vicino a un aeroporto civile forse ne avrei saputo di più, ma per mia disgrazia abito vicino alle Frecce Tricolori e anche loro non le ho mai viste fare cerchi così stretti ma, viceversa, molto ampi.


Francesco Sblendorio, nome che mi suona familiare, si è limitato a postare la foto di una donna con i bigodini, mentre urla con un'espressione disgustata, frame ricavato da “Le Iene”. Probabilmente, è vero ciò che Angelo Nigrelli dice per giustificare la poca pazienza dei suoi amici nei miei confronti, e cioè che da anni ripetono sempre le stesse cose, che i “complottisti” sono degli zucconi che non imparano mai niente e che loro, veri esperti e appassionati di aviazione, di pazienza non ne hanno più. Sblendorio perciò non aveva più la forza di fare un intervento scritto. Se io quindi mi permetto di fare affermazioni perentorie circa le virate degli aerei, devo accettarne le conseguenze. Sarà! Ora ho imparato che anche un 747 può fare quel genere di manovre, ma mi è costato un certo fastidio impararlo.


Con Daniele Barbi ho intavolato un ragionamento di tipo ecologista. Mi ha chiesto dove sono le prove della morte di persone, causata dalle scie chimiche. Poiché vive a Pistoia vicino a un inceneritore che per anni ha impestato l'ambiente circostante, ritiene che le vere fonti inquinanti siano altre e questo mi ricorda l'affermazione fatta spesso da Angelo Nigrelli secondo cui i vulcani spargono nell'atmosfera in poche ore tanta anidride carbonica, quanta non ne sparga in un anno tutto il parco macchine dei motori a combustione di un'intera nazione. Sia il Nigrelli che il Barbi sicuramente hanno ragione, ma l'una cosa non esclude l'altra e due torti non fanno una ragione. Ovvero, ai militari le emissioni di inceneritori e vulcani non impediscono di effettuare le loro irrorazioni e se è criminale immettere nell'aria che si respira particelle tossiche derivate dalla combustione dei rifiuti, lo è anche immetterne di quelle in fuoriuscita dagli ugelli degli aerei, sempre che sia in atto un'operazione militare segreta.


In entrambi i casi, che le scie chimiche siano composte di veleni o di semplice vapor acqueo, si tratta di affermazioni che richiedono un atto di fede, perché noi comuni mortali non abbiamo la possibilità di verificarlo di persona. E anche quando ci viene data tale possibilità, ingannati come siamo da tutte le parti e reiteratamente, ci viene difficile credere alla buona fede delle autorità. Tanto più che di casi di attentati alla salute dei cittadini, provenienti dall'alto, nel senso dei vertici della società, ce n'è a bizzeffe ed è solo una questione di legittima difesa rifiutare le spiegazioni del ministero della difesa, se mi si passa la rima. Come i debunkers hanno perso la pazienza con i complottisti, così noi comuni cittadini l'abbiamo persa con i politici e le loro affermazioni rilasciate ai mass-media. Forse non abbiamo ancora perso la pazienza del tutto, ma certamente sempre più persone non sono disposte a credere alle menzogne propinateci in tivù o sui giornali.


E poi, come ha fatto notare Massimiliano de Capua, che in passato ha fatto anche il necroforo di mestiere, a parte i giovani morti in incidenti stradali e quelli di mezza età per mali incurabili, la maggior parte della popolazione umana, almeno in Occidente, muore dopo i 70 anni e quindi dov'è tutto questo avvelenamento dei cieli? Statisticamente avrà anche ragione, ma è quella fascia di persone di mezza età che mi preoccupa, se è vero che sempre statisticamente di cancro muore ormai una persona su tre, mentre fino a qualche decennio fa era una su cinque. Qualcosa, a livello ambientale, è cambiato e anche questo mi sembra innegabile. O sto facendo anche qui del complottismo?


Giulio Bernacchia, che come Massimiliano Veschini fa il pilota d'aereo, fa riferimento al Famoso Geometra (chi sarà mai?) a cui io darei più credito che non a un addetto ai lavori come lui. Dice che sono un “ricercatore medio” che sa già qual è la verità, dando per scontato che sia ipocrita nel momento in cui dico di essere disposto ad imparare. Quando Bernacchia dice che dobbiamo dare retta a lui che è del mestiere, mi vengono in mente i vivisettori che se non si è laureati in medicina, o almeno in veterinaria, noi antivivisezionisti siamo incompetenti per poter interloquire e le nostre obiezioni riguardo la tortura di animali nei laboratori è destituita di fondamento. Analogamente, per dire che i militari irrorano i cieli di sostanze sospette bisogna essere come minimo esperti di aviazione.


In conclusione, le scie chimiche sono un argomento tabù, come le cure mediche, l'alimentazione e gli alieni. Non sarà perché certe lobby vogliono mantenere il monopolio dei guadagni e hanno bisogno di propagare pubblicità ad esse favorevole? Mettersi contro l'Establishment significa andare a cercare rogne o almeno essere trattati da deficienti su internet. E questo si sapeva, ma ciò che continua a darmi fastidio, e che trovo incomprensibile, è l'odio represso che traspare dai commenti dei difensori dello status quo. Anche se dovessero avere ragione, su alcuni aspetti, non su tutti, è il modo in cui fanno valere le loro tesi che irrita. Chissà, magari questo è proprio lo scopo che intendono raggiungere.


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5 commenti:

  1. Le scie assassine NON sono un tabu' , sia chiaro!! (lo sono nella misura in cui continuiamo a ripetercelo )
    sono un tabu' in uno dei paesi più corrotti al mondo forse : l'Italia
    Ora : che uno ci voglia credere o meno, che uno voglia approfondire o meno, che uno sia attivista o meno (sia da una parte che l'altra) .. la mia domanda è : perchè ci si rompe i cogl..... a vicenda ???? Il tempo, A BREVE , darà le sue risposte .. diatribe stupide !! I negazionisti sostengono che noi altri siamo visionari e pongono una domanda ricorrente: "dimostrami che è vero! "... noi si risponde : "dimostrami che non lo è! " ........... Quindi de che si parla?? Noi le analisi le PORTIAMO e le documentazioni in merito sono ormai migliaia (fuori da questo confine del paese corrotto per eccellenza) ... loro che portano? I "CIRRI" naturali da normale condensazione aerea perchè i piloti lo dicono ??? e va bene!!! gongolate pure... ringrazieranno le prossime generazioni <3





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    1. "Noi le analisi le portiamo"... Quali? Quelle dello Stercorarius? Posso sghignazzare?

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  2. Caro amico. Come hai già constatato, nell'altro post nessuno di noi a fatto un commento. Non ne valeva affatto la pena, misurarsi una volta in più e affaticandoci inutilmente con dei cervelli fritti di gallina quali sono quei cinque o sei individui che hai menzionato. Anche senza conoscersi tutti di persona, noi commentatori abbiamo ormai acquisito mentalmente una unione d'intenti e una empatia significativa che ci da grande forza d'animo per fronteggiare e distruggere con facilità irrisoria tutto quel pervasivo muco astrale che, piccole e moribonde menti si ostinano senza più speranza ad avvolgerci. A proposito, Soppresso ha ragione. la foto è stata sì scattata a Gaza, però quelle giravolte in cielo hanno un significato espressamente letterale. Tu sai che nei miei lunghi trascorsi nei paesi arabi per lavoro, ho appreso un po della loro lingua, e ti posso dire ciò che l'aereo ha scritto da destra a sinistra: Giacinto Soppresso, sei un coglione al cubo! :-)

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    1. Questa è nuova: le scie sono delle scritte in arabo!
      Quante ne inventerete ancora?

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    2. Se qualcuno a Gaza ha trovato il tempo di prendere una macchina fotografica e ha ritenuto necessario fotografare quei ghirigori nel cielo, come minimo li ha ritenuti strani e degni di essere fotografati. Se si tratta di un drone in ricognizione, che senso ha rilasciare quei fumi? Può forse avere un significato di spregio nei confronti dei palestinesi, nel senso che è come se gli israeliani avessero detto: "Ecco, vedete, vi pisciamo in testa e facciamo delle vostre misere vite ciò che più ci piace"?

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