Testo di Gianluca Esposito
Sciocchi, se credete che il
proibizionismo in base all'età sia atto a preservare la salute dei
più giovani. Il fatto di vietare, ad esempio, l'assunzione di alcol
ai minori, non fa altro che aumentarne il desiderio nel tempo, per
poi renderlo un consumatore affezionato nel corso degli anni
successivi ai suoi 18anni, come fosse qualcosa di meritato, una
tappa raggiunta ed una rivendicazione alla società stessa che diceva
"no", in passato. Il fumo? Stessa identica cosa, peggio
ancora. Si provi a dire ad un bambino di non fare una determinata
cosa... nella maggior parte dei casi, nell'arco di un tempo più o
meno lungo, esso, spinto dalla curiosità della trasgressione, lo
farà. Sono cose che tutti sanno, ma poche
volte ci si pensa. Esilarante come ci facciamo prendere in giro da
coloro che, uguali a noi, studiano la psiche. Se si vuole realmente
preservare la salute dei più giovani, si dia loro l'esempio. Si
inizi a mangiare e vivere in modo sostenibile, sano e rispettoso di
sé stessi e degli altri, cosa che loro non saranno esonerati dal
fare fin da infanti. I peggiori immaturi sono coloro che, raggiunta
una certa età, proibiscono ai più giovani un qualcosa di non sano,
mostrando però, come fosse un trofeo, un merito, questo divieto che
per loro non ha più validità o potere. Suvvia, siamo tutti spiriti
liberi e quando ci si accorge d'avere addosso catene, si cerca di
romperle.
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