Testo di Alberto Borsetto
A volte mi chiedo se nel nostro paese
esiste ancora una logica. La signora con le forbici in mano, che
vedete nella foto, all'età di 83 anni è stata accusata dai
funzionari del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di
lavoro sommerso.
Questo, per quale motivo?
Per aver permesso ad un
amico dei suoi nipoti proveniente dalla città di provare per la
prima volta in vita sua l'esperienza della vendemmia.
Mi chiedo, ma
se il lavoro sommerso deriva da un'attività professionale retribuita
senza versare contributi, oneri previdenziali e quant'altro, come lo
si può confondere con la voglia di provare un'esperienza particolare
e diversa dalla vita di tutti i giorni, dando un aiuto in modo
completamente gratuito e volontario? Tutto mi sembra paradossale e
lontano dalla razionalità.
E' passato giusto un anno da quando il
nostro Presidente della Regione si è fatto fotografare mentre
vendemmiava, per essere solidale con quel povero viticoltore al quale
era stata inflitta una sanzione, da qualche decina di migliaia di euro, per avere ospitato degli amici a raccogliere l'uva nei suoi terreni e
ora cosa succede? Ritorniamo allo stesso tema... Assurdo!
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