Fonte: La Provincia Pavese
PAVIA. Il Consiglio regionale ha
approvato un ordine del giorno, proposto dal Movimento 5 stelle,
contro la pesca di frodo nei fiumi. Una piaga che sta dilagando e
mette seriamente in crisi un ecosistema già colpito da inquinamento
e lunghi periodi di siccità. Stando alle stime delle associazioni di
pesca e delle forze dell'ordine più di 200 bracconieri agiscono sul
fiume con metodi di pesca invasivi: elettricità, esplosivi, veleni
(soprattutto candeggina). Iolanda Nanni, consigliere regionale del
M5s Lombardia, dichiara: «I nostri fiumi si stanno impoverendo e la
pesca di frodo è una delle cause, ma costituisce anche un grave
rischio per la salute dei consumatori considerato che il pesce non
controllato potrebbe finire sulle nostre tavole. La Lombardia ha il
dovere di intensificare i controlli sulla pesca illecita. L'ordine
del giorno invita Maroni a coordinarsi con Piemonte, Emilia Romagna,
Veneto e Autorità di Bacino del Po per aumentare i controlli e la
vigilanza e a insistere con il Governo per trovare risorse per più
agenti. Il fiume Po e il suo patrimonio ittico vanno tutelati, perchè
costituiscono un bene ambientale da valorizzare e possono costituire
un importante valore per il turismo».
Se un tempo i casi di bracconaggio
erano abbastanza sporadici e, comunque, limitati ad azioni di singoli
pescatori, ultimamente si sta sviluppando una rete di pescatori di
frodo che agiscono in gruppo, in maniera organizzata e addirittura
con dei furgoni refrigerati per congelare immediatamente il pesce
pescato illecitamente e trasferirlo sui mercati. Lo testimonia un episodio accaduto lo
scorso mese di luglio a Pieve del Cairo. Un pescatore della zona è
stato aggredito da una banda di almeno trenta persone, tutti
pescatori di frodo, che nell’oscurità, attorno alle 3 del mattino,
hanno posato oltre tre chilometri di tremagli (reti ndr) nelle acque
della sponda lomellina del Po, dal ponte di Pieve del Cairo sino alla
Baracca dei Frarìn a Mezzana Bigli. Il pescatore ha
provato a tagliare le reti con un coltello, ma è stato aggredito e
preso a sassate e ha dovuto fuggire. «Nell'allontanarmi – aveva
detto – ho notato almeno tre accampamenti di bracconieri e due
camioncini-frigo su cui sarebbero stati poi caricati i pesci».
[N.d.R. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri, che ringrazio]
Nessun commento:
Posta un commento