Fonte: Riscatto nazionale
Sulle
note di “Bella Ciao” è iniziata la pagliacciata del PD e degli
anti-italiani di sinistra, con gli immancabili partigiani finanziati
con le tasse degli italiani, contro un nemico immaginario, il fascismo. La manifestazione è stata organizzata dopo l’irruzione e
la lettura di un volantino da parte di Veneto Fronte Skinhead contro
l’invasione e il business dell’accoglienza e il blitz di Forza
Nuova contro i bufalari di Repubblica. Un’occasione unica se
non rara di vedere la sinistra unità in piazza, il loro unico
collante è l’antifascismo ormai sbiadito e fuori moda. Nessuna
manifestazione di solidarietà ai carabinieri dopo la bomba degli
anarchici di sinistra, fatto lieve anche per il capo della polizia
Gabrielli.
Sul lungolago
di Como alcune
centinaia di manifestanti stanno sfilando per il corteo contro “il
fascismo e l’intolleranza” voluto dal Pd. La manifestazione è
stata organizzata dai dem dopo l’irruzione di un gruppo di
skinhead, lo scorso 28 novembre, nella sede di una
associazione pro-migranti proprio a Como. Al corteo partecipano i
big del Pd, tra cui lo stesso Matteo Renzi e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Ieri è arrivato il passo indietro
del Movimento Cinque Stelle che con Di Maio ha dichiarato il proprio
“no ad una manifestazione strumetalizzata dal Partito Democratico”.
Tra le note di “Bella Ciao”, il corteo ha cominciato a sfilare.
Sul palco nel corso della giornata si alterneranno alcuni inteventi
di alcuni ragazzi ma anche quelli della Presidente ANPI Carla
Nespolo, del giornalista Daniele Piervincenzi, aggredito a Ostia.
L’unico intervento politico è quello del coordinatore lombardo del
Pd Alessandro Alfieri, che farà un saluto iniziale.
E sulla manifestazione dem è
intervenuto il deputato della Lega Nord, Paolo
Grimoldi:
“Premettendo che in democrazia ognuno è libero di manifestare le
sue idee, per cui non critico il fatto che oggi tutta la sinistra, da
Renzi alla Boldrini, sia a Como a manifestare contro un volantino
letto da 13 skinheads (e teoricamente la libertà di
esprimere un’opinione dovrebbe valere anche per loro, dato che non
hanno fatto saluti romani o inneggiato al fascismo violando la legge
Scelba), mi domando: ma sono più pericolose le idee di 13 ragazzetti
o le bombe vere? Oggi tutta la sinistra scende in piazza a Como
contro un volantino letto senza minacciare o aggredire nessuno, ma
perché a gennaio non hanno manifestato in massa a Firenze contro la
bomba degli anarchici che ha mutilato un artificiere? E perché non
manifestano contro l’ordigno rinvenuto davanti alla caserma dei
Carabinieri a Roma due giorni fa, ordigno sempre rivendicato dagli
anarchici? È più grave leggere un volantino, per Renzi e
la Boldrini,
che mutilare un uomo?”. Presente alla manifestazione anche il
presidente della Camera, Laura Boldrini che in un’intervista a
Repubblica ha spiegato i motivi della sua partecipazione: “Bisogna
ripartire dalla nostra storia: la liberazione dal nazifascismo non fu
un evento ‘di parte’, ma un atto corale dell’Italia che si
ribellava al regime per riprendersi la libertà. Tutte le forze
politiche democratiche dovrebbero fare fronte comune contro chi si
richiama a quel regime che fu di sopraffazione, di annientamento dei
diversi, di discriminazione nei confronti delle donne”.
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