Testo di Alessandro Bertone
A mai più rivederci Formigli. Accendo la Tv. C'è Virginia Raggi
e allora penso di fare un'eccezione.Guardare la sua intervista a
Piazzapulita. Eccola Virginia che entra. Bella, sorridente come
sempre e tranquilla. Io seguo quello che sta facendo per Roma, tutte
le sue iniziative, il suo impegno. E quindi mi appresto ad
ascoltarla. Mi aspetto che le si dia la possibilità di parlare delle
strade nuove riasfaltate e non rattoppate. Mi aspetto che si
parli del salvataggio dell'Atac, dello stadio nuovo con poco cemento
e poca biada in pasto alla mafia. Dell'acqua pubblica come diritto,
degli appalti dopo anni "diretti" da Buzzi e Carminati ed
ora finalmente tornati ad essere fatti con gare pubbliche
trasparenti, dell'apertura di scuole abbandonate, dei nuovi 160 bus,
etc. etc. Macché!
Il servo ha iniziato ad attaccarla dal primo istante: due
servizi per diffamarla, e quando si tornava in studio era per
mancarle di rispetto, per deriderla, mentre scorrevano le solite
immagini di mondezza che "inonderebbero" Roma. Virginia,
manco a dirlo, si è difesa benissimo. Solo che lui incalzava, non la
faceva parlare. Il lacchè doveva compiere il suo lavoro: infangarla,
e nemmeno ascoltava quello che la Raggi diceva. "Roma è sporca". "Roma fa schifo". Questo l'unico mantra del
servo, che doveva svolgere il suo compito e basta. A Formigli non
interessava sapere i progressi che Roma sta compiendo lentamente con
questa amministrazione. A Formigli importava fare quello che fanno
tutti: far apparire Roma amministrata dalla Raggi una fogna a cielo
aperto.
Io credevo che qualcosa fosse cambiato nel frattempo. Almeno
che si dicesse "brava Raggi", per non rubare come facevano
gli altri, per aver riportato la legalità nell’amministrazione di
Roma. Invece no, la solita litania anti 5 stelle, anti Raggi. Romeo,
Marra si dimette? E allora sono rimasto in silenzio, allibito e
incazzato. Ma me la sono presa con me stesso. Sono stato io
l'ingenuo, io l'imbecille a sperare in un'intervista dove si
evidenziassero il bene e il male di questa giunta. E che non fosse la
gogna mediatica che è stata.
Ma mentre ero preso in questi pensieri e la Raggi era andata
via, Formigli ha detto: dopo la pubblicità parleremo del caso
Etruria. Bene, mi sono detto. Ora vediamo come trattano la Boschi. Ho
aspettato quindi i 5 minuti di pubblicità e ho atteso la
presentazione degli ospiti da parte di Formigli per ascoltare cosa
avessero da dire sui truffati dalle banche e dei favori che questo
governo ha dispensato alle stesse. Gli ospiti erano : Andrea Romano,
la Fusani. Non ci potevo credere. Dopo il 3° grado alla Raggi,
per parlare della Boschi inviti un piddino e una vergognosa faziosa
renziana? Cioè, degli avvocati d'ufficio?
Allora ho spento e ho giurato a me stesso solennemente di
non guardare mai più questi sporchi talk politici di regime, il cui
unico scopo è salvare il deretano ai potenti e per conto di questi
massacrare il M5S. Formigli, Vespa, Gruber, Floris non mi fregate
più. A mai più rivederci, nauseanti esserini senza dignità. Mi
fate schifo e vi eviterò come la peste. Fino a quando non
scomparirete e spero che sia presto, Dio mio! Questa dittatura
mediatica deve finire, mi offende e mi ferisce. E credo che faccia lo
stesso effetto a molti. Attendo fiducioso quindi la vostra fine
insieme a tanti altri. Voglio vedervi mendicare all'angolo di una
chiesa. Il buonismo lo lascio tutto a voi e alla Boldrini. Io ve lo
dico chiaramente, giornalisti indegni di tale nome: vi odio dal
profondo del cuore.
A riveder le stelle!
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