Fonte: Stop Euro
Avevamo scritto da tempo che sarebbe finita male, nella
fattispecie in termini di povertà e violenza sociale. Facile
prevederlo. Il caos deriva dal decadimento economico della società
italica, indotto dall’esterno; la violenza è la normale
conseguenza. Juncker a nome dell’EUropa invoca pubblicamente l’intervento e la direzione esterna della crisi italiana post
elezioni, come con Mario Monti (vedrete che, in assenza di una
sorpresona elettorale con una maggioranza assoluta al centro destra,
lo spread esploderà, serve per tenere l’euro basso, ndr). Dobbiamo
impedire questa deriva!
La vera radice del caos attuale va ricercata in tangentopoli, che
dopo molti anni abbiamo scoperto essere stata – tra le altre cose – uno strumento che servì per indurre l’adesione “a quello
che sarebbe dovuto venire dopo” ossia all’EU franco-tedesca, i
politici di professione della prima Repubblica mai l’avrebbero
avallata. Infatti fino alla caduta del muro l’Italia – resa
intoccabile dagli USA, con cui si condividevano segreti indicibili –
era ricchissima e tutti la temevano. Poi fu una lenta discesa negli
inferi, una volta che gli USA coi Dem di Bill Clinton tolsero la rete
di protezione anticomunista al paese a sovranità limitata più
tendenzialmente comunista d’EUropa (grazie al fu PCI).
Saltiamo 20 anni ed andiamo al 2010 quando cominciò l’attacco
della nuova guardia, parlo del fronte della nuova Vichy, l’asse
Berlino-Parigi del III millennio, approfittando della crisi subprime:
se andiamo a verificare il benessere italico appena prima del golpe
del 2010 era decisamente alto, e non solo in Italia. Tutti i paesi
diciamo euro-periferici stavano addirittura meglio del centro EUropa,
fatta la tara per il piacere di vivere in un posto assolato e con
alta qualità di vita rispetto alle lande desolate e fredde del nord.
A riprova la popolazione italiana era salita – e di molto –
dal 2000 al 2010, al contrario di quella tedesca. Ed erano italiani
di ritorno mica disperati dall’Africa, in Italia si stava bene e si
guadagnava quanto in Germania e dunque chi poteva tornava. Pensate
che anche manager statunitensi ai tempi fluivano nel Belpaese.
Sud EUropa più ricco del Nord prima del 2008? Un’anomalia da
correggere….
L’attacco all’Italia è avvenuto per motivi economici,
l’Italia dava fastidio. E per attuare detto attacco agli interessi
nazionali, rispetto al 1992 dove i giudici fecero
praticamente da soli la parte del leone (con pochi supporti
imprenditoriali esterni, Di Pietro ebbe numerosi rapporti
transatlantici non precisamente “normali” per un giudice, …)
oggi si aggiungono i politici italiani comprati dall’estero [ma non
dagli USA, ndr].
Non dimenticate mai che l’ex primo ministro
italiano che voleva cedere Finmeccanica ai francesi, Enrico Letta
(vedasi anche la Fondazione Nens e la ricercatrice inesistente Lisa
Jeanne), oggi è stipendiato dall’Università dei servizi segreti
d’oltralpe ed ha anche ottenuto la Legion d’Onore per i servigi
dati alla Francia, non all’Italia. E mai dimenticare che la lista
dei detentori italiani della Legion d’Onore è lunga, per i servigi
forniti alla Francia: ad esempio il ministro Pinotti, Romano Prodi,
l’ex ministro Scajola… Sono decine e decine!
Italiani poveri? Non proprio…
Arriviamo ai giorni nostri: oggi vediamo l’ultima fase
dell’attacco all’Italia, quella del disfacimento dello Stato.
L’EU franco-tedesca ha fretta, ben sapendo che Trump a termine ha
già vinto: infatti dopo novembre prossimo i Repubblicani avranno
un’enorme maggioranza al Senato oltre a continuare ad avere il
supporto dei militari USA. Or dunque, questione di mesi e la
propaganda anti USA verrà spazzata via assieme ai sostenitori degli
avversari trumpiani nel mondo. Dunque anche l’EU franco-tedesca
verrà fortemente ridimensionata (chiedere a Dan Coats). La
conseguenza è facile da prevedere: una volta tolti gli “ostacoli
interni” Washington si appoggerà agli alleati tradizionali ossia
in EU soprattutto – tra i paesi NON anglosassoni – all’Italia.
Ecco perché Parigi e Berlino hanno meno di un anno per far saltare
l’Italia, non solo economicamente ma anche socialmente. Per
toglierle la linfa impedendole a termine di staccarsi dall’EU ossia
togliendole occupazione, imprese e risparmi privati.
Capito questo, capito tutto. Ora dovete osservare chi sta
provocando, chi sta creando il caos in Italia con la violenza di
piazza: la destra forse? I populisti? I fascisti? I grillini? No,
assolutamente: come negli scontri di Torino e di
qualche giorno fa, come a Bologna, a Piacenza, a Genova sono proprio
i supposti pacifisti, gli antifascisti a creare scompiglio, a
picchiare polizia e carabinieri. Nessun media italiano vi ricorda
però che questa situazione è precisamente la stessa di quella
americana odierna: avete mai sentito parlare del movimento USA
Antifa? O del movimento Black Life Matters? Sono questi i
movimenti – estremamente violenti – che stanno creando
scompiglio sociale negli USA facendo lo stesso, picchiando la polizia
al grido dell’antirazzismo. Sappiate che costoro – per lo più
disoccupati che costa poco assoldare, prima li affami e poi li compri
per un tozzo di pane – molto facilmente sono pagati. Guarda caso si
è scoperto che in USA sono pagati da George Soros.
Dunque, facile derivare che anche in Italia le proteste
organizzate, il pestaggio del responsabile di Forza Nuova a Palermo
ed esempio, siano una chiara provocazione perpetrata utilizzando
manovalanza locale da parte di chi è interessato a buttarla in
caciara. Ossia dagli stranieri interessati a proteggere il partito
che ha permesso il sacco d’Italia, leggasi il PD. Lo stesso che ha
concesso tratti di mare alla Francia, che non ha combattuto per STX
italiana, che si è lasciato depredare aziende ed occupazione tipo
Embraco dai sodali europei, veri compagni di merende. E che si fa
prendere per i fondelli con l’EMA ad Amsterdam, spero abbiate
capito che il nobile Gentiloni – tanto nobile quanto povero, nel
suo ruolo – fa parte della partita. Senza però spiegare che tutte le leggi che hanno permesso cotanto scempio sono frutto delle
politiche degli ultimi 4 governi non eletti, tutti targati PD.
Da qui la conclusione di cui al titolo: tutti i partiti tranne il
PD e LeU (una sua emanazione) devono prossimamente allearsi per un
governo di programma post elettorale non tanto per evitare
l’ingovernabilità quanto per fermare il sacco dell’Italia da
parte dell’asse franco-tedesco. Non posso includere nell’ipotetico
Partito della Nazione quello che si è venduto allo straniero, ossia
la sinistra dello scempio – per inciso, Renzi è un uomo finito,
non solo in termini politici, vedete cosa verrà fuori su lui e M.me
Boschi fra qualche mese -.
Un’ultima chicca, tanto per spiegare le fonti di cotanta
convinzione: per chi sostenesse ancora che in USA il problema è
Trump e le sue assurde leggi ad esempio pro-armi, vorrei darvi
argomenti su cui meditare. Per essere chiari, negli USA è oggi in
corso un tentativo di colpo di Stato da parte di chi ha
inopinatamente perso le scorse elezioni. Le destabilizzazioni
stile assassinii e attentatati che vedete in TV non sono null’altro
che la strategia della tensione che l’Italia ha ben conosciuto
negli anni ’70 (Las Vegas, Parkand …). Vi dico che non servirà a
nulla, tempo un anno e Trump vincerà (fatto salvo il suo omicidio,
un golpe o una guerra provocata dal deep state), mettendo l’economia
e gli interessi USA al primo posto grazie al supporto popolare. A
riprova vi allego un bel video, davvero interessante : la strage di
Parkland in Florida è stata “incredibilmente” prevista con due
giorni di anticipo, il 12 febbraio scorso. Mentre la strage è
avvenuta il 14 febbraio (fate CLICK sull’immagine).
Come può essere successo tutto questo?
Semplice: il fronte anti-Trump si sta sfaldando e con esso buona
parte dell’ordine “indebitamente costituito” sconfitto
nelle scorse presidenziali americane, lo stesso ordine che tra
le altre cose sta attentando all’Italia.
Tenete duro.
Da far leggere a Salvini e alla Meloni
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