Se mai dovesse scoppiare la guerra tra russi e americani, non ci
sarà Putin al comando perché, nonostante provenga dal KGB, Wladimir
è un moderato. Dovrà pertanto essere rimosso e al suo posto
verrebbe collocato un esponente dei nazi-comunisti, di quelli che
direbbero: “Gli americani ci hanno messo con le spalle al muro e
quindi non ci resta che attaccare!”. Siccome la NATO continua con
le sue provocazioni facendo esercitazioni militari nei paesi baltici,
per non parlare di ciò che avviene in Ucraina, il nuovo presidente
russo, probabilmente un generale, scatenerebbe l’inferno in Europa
e in tre giorni sbaraglierebbe la NATO. L’Europa sperimenterebbe la
guerra dopo settanta anni, mentre gli americani continuerebbero a
sentirsi i padroni e i giustizieri del mondo. Del resto, lo scenario
non è nuovo. A causa delle sanzioni, il Giappone, che già faceva
parte del “Roberto”, era rimasto con sei mesi di scorte
petrolifere. Di modo che, gli ammiragli nipponici andarono da
Roosevelt e gli dissero: “Noi usciamo dall’Asse se tu togli le
sanzioni”. Il guerrafondaio paralitico aggiunse altre sanzioni e i
giapponesi gli bombardarono Pearl Harbor. Imparata la lezione, i
generali russi che prenderanno il potere dopo Putin, non manderanno
ambasciatori a Trump, ma attaccheranno la NATO in Europa
direttamente. Ciao ciao Europa!
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