Testo di Paolo Sensini
Una delle conseguenze temute dall'esito di queste elezioni
politiche è che, nel momento in cui si verificasse un avvicendamento
al potere, la corte dei miracoli che l'ha governata negli ultimi anni
potrebbe vedere scoperchiato il pentolone mostrando le malefatte
compiute in così poco tempo. Non tutte, forse, ma sicuramente un
certo numero. Dalla gestione criminale dei clandestini provenienti
dal Nordafrica, passando per i flussi miliardari di denaro pubblico
indirizzato nelle casseforti di COOP, Caritas e tutto il mondo
dell'associazionismo che gli gravita intorno, fino alla totale
sottomissione ai diktat della cupola eurocratica. Un bilancio
disastroso da qualsiasi angolatura lo si guardi, per questo stanno
facendo di tutto per neutralizzare ogni effetto di una possibile
scossa tellurica governativa. Sanno che la gente vive di sussulti
emotivi e scoppi d'ira, vedi il caso di Mani Pulite nel 1992-1993 o
la rabbia popolare incanalata da Beppe Grillo sul binario morto del
MoVimento 5 Stelle, ma poi subito dopo la situazione si normalizza e
le persone tendono a dimenticare. Anche se la realtà s'aggrava
sempre di più. E avanti così fino alla crisi successiva.
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