Testo di Marinella Mondaini
Nel centro di Kiev i radicali neo nazisti ucraini oggi hanno
devastato la rappresentanza russa "Rossotrudnicestvo"- il
Centro Scienza e Cultura che promuove la cooperazione tra gli Stati.
E' già la seconda volta, ma oggi è stato un vero e proprio pogrom.
Un gruppo di più di 20 radicali e ultra nazionalisti di diverse
fazioni: "Pravij Sektor", C14 e altri, ha fatto irruzione
nell'edificio proprio nell'orario in cui c'erano 50 bambini e altre
50 persone, studenti. Hanno distrutto tutto, anche la mostra dedicata
a Shaljapin, imbrattato le pareti dove hanno scritto "morte alla
Russia", rotto i vetri, sfondato le porte, minacciato di botte e
ingiuriato i presenti, poi hanno stracciato la bandiera russa e più
tardi le hanno dato fuoco.
La polizia è stata chiamata, ma giunta
sul posto non ha mosso un dito, i neo nazisti hanno continuato. La
"bravata" era condotta dal deputato del Partito radicale
Andrej Losovoj. Domani hanno promesso di dar fuoco all'edificio.
Proprio oggi il ministro degli esteri russo Lavrov aveva dichiarato
alla Conferenza di Monaco che "in Ucraina sono i neo nazisti a
condurre il ballo", guarda caso c'era anche Poroshenko che ha
saputo solo accusare la Russia di essere "il paese aggressore"
dell'Ucraina e che la bandiera russa andrebbe vietata in tutto il
mondo. E' diabolico e vergognoso che i nostri
"democratici" politici europei ancora non vogliano vedere
il carattere neo nazista del governo di Kiev, nato dal sanguinario
golpe americano del 2014, tra l'altro confessato dai cecchini
giorgiani che vi hanno "lavorato", proprio poco tempo fa.
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