domenica 18 febbraio 2018

Qualche ucraino che odii la Russia si trova sempre





Nel centro di Kiev i radicali neo nazisti ucraini oggi hanno devastato la rappresentanza russa "Rossotrudnicestvo"- il Centro Scienza e Cultura che promuove la cooperazione tra gli Stati. E' già la seconda volta, ma oggi è stato un vero e proprio pogrom. Un gruppo di più di 20 radicali e ultra nazionalisti di diverse fazioni: "Pravij Sektor", C14 e altri, ha fatto irruzione nell'edificio proprio nell'orario in cui c'erano 50 bambini e altre 50 persone, studenti. Hanno distrutto tutto, anche la mostra dedicata a Shaljapin, imbrattato le pareti dove hanno scritto "morte alla Russia", rotto i vetri, sfondato le porte, minacciato di botte e ingiuriato i presenti, poi hanno stracciato la bandiera russa e più tardi le hanno dato fuoco. 


La polizia è stata chiamata, ma giunta sul posto non ha mosso un dito, i neo nazisti hanno continuato. La "bravata" era condotta dal deputato del Partito radicale Andrej Losovoj. Domani hanno promesso di dar fuoco all'edificio. Proprio oggi il ministro degli esteri russo Lavrov aveva dichiarato alla Conferenza di Monaco che "in Ucraina sono i neo nazisti a condurre il ballo", guarda caso c'era anche Poroshenko che ha saputo solo accusare la Russia di essere "il paese aggressore" dell'Ucraina e che la bandiera russa andrebbe vietata in tutto il mondo.  E' diabolico e vergognoso che i nostri "democratici" politici europei ancora non vogliano vedere il carattere neo nazista del governo di Kiev, nato dal sanguinario golpe americano del 2014, tra l'altro confessato dai cecchini giorgiani che vi hanno "lavorato", proprio poco tempo fa.

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