Testo di Paolo Sensini
La sola idea di rimpatriare 600mila immigrati e fermare i flussi
dei clandestini in arrivo sembra terrorizzare il PD e i suoi
satelliti di sinistra. Eppure con oltre 3,6 milioni di disoccupati
italiani non si capisce quale possa essere la prospettiva futura per
questi soggetti. Si tagliano spese ovunque, anche per servizi
spacciati come indispensabili e ormai fintamente "gratuiti",
ma per le risorse non si bada a spese e solo nell'ultimo anno sono
stati scialacquati più di 5 miliardi di euro. Altrettanti
verranno spesi per l'esercizio in corso e quello seguente. La cosa è
ancora più incredibile se si pensa che, riguardo ai migranti
sbarcati negli ultimi tempi, esistono solo tre strade possibili: 1)
farli rimanere a ciondolare per anni in strutture alberghiere pagate
dai contribuenti e senza combinare nulla da mattina a sera; 2)
diventare manodopera schiavistica per lo Stato e costituire un
precedente ricattatorio per tutti gli altri lavoratori; 3) fornire in
gran numero manovalanza d'importazione alle organizzazioni criminali
italiane e straniere, soprattutto africane ma non solo, che si stanno
già allargando a macchia d'olio sull'intero territorio della
penisola. In tutti e tre i casi è una politica folle e criminale che
avvelena l'intero corpo sociale, con effetti già devastanti nel
presente e soprattutto nell'immediato futuro. Ma la giustificazione è
sempre invariabilmente la stessa: "Ce lo chiede l'Europa!"
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