Fonte: Il Gazzettino
Attenzione al farmaco. L'Agenzia
europea per i medicinali (Ema)
raccomanda la sospensione immediata e il richiamo dal mercato Ue del
farmaco anti-sclerosi multipla Zinbryta (daclizumab
beta), in seguito a 12 segnalazioni - arrivate da tutto il mondo - di
gravi disturbi infiammatori del cervello, tra cui encefalite e
meningoencefalite. Tre casi sono stati fatali, fa sapere l'Ema. Nei giorni scorsi le aziende
farmaceutiche Biogen e AbbVie avevano annunciato il ritiro volontario
dal mercato mondiale dell'anti-sclerosi multipla, dopo che la stessa
Agenzia europea del farmaco aveva avviato una revisione urgente sul
prodotto, in seguito a 8 casi di gravi disturbi infiammatori del
cervello (7 in Germania e uno in Spagna). Una revisione preliminare
dei dati disponibili «indica che le reazioni immunitarie osservate
possono essere collegate all'uso di Zinbryta - segnala oggi l'Ema -
Il farmaco può anche essere collegato a gravi reazioni immunitarie
che colpiscono diversi altri organi». Per proteggere la salute dei
pazienti, l'Ema raccomanda dunque la sospensione immediata
dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale
nell'Ue e il richiamo di lotti da farmacie e ospedali.
«Nessun
nuovo paziente deve iniziare il trattamento con Zinbryta. Gli
operatori sanitari devono contattare immediatamente i pazienti
attualmente in terapia, interrompere il loro trattamento e prendere
in considerazione alternative. I pazienti che interrompono il
trattamento devono essere seguiti per almeno 6 mesi». La
raccomandazione di Ema è stata inviata alla Commissione europea per
una decisione legalmente vincolante. Secondo l'Agenzia europea del
farmaco le persone in cura con daclizumab sono circa 8 mila a livello
globale, per la maggior parte in Germania. Biogen Idec «ha già
volontariamente richiesto il ritiro dell'autorizzazione
all'immissione in commercio del farmaco e ha informato l'Ema della
sua intenzione di interrompere gli studi clinici», conclude
l'Agenzia.
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