giovedì 8 marzo 2018

L'invidia che move il sole e l'altre stelle



Questo mese sono stata bloccata per due volte. Posso scrivere oggi dopo tre giorni di assenza. Come sempre la segnalazione è partita da uno dei miei contatti. Questo è un male silente, un odio misterioso, una strana squallidissima rabbia fatta di divergenze politiche, oppure bieca invidia della più tetra. Certo che non è bellissimo essere continuamente segnalati, ma questo avvalora la mia tesi su quell'orrendo vizio capitale che è l'invidia e che riesce a divorare, a memoria d' uomo, le menti più squallide e le anime più buie. E poi proprio non so cosa ci sia da invidiare in me. Ho dei problemi molto seri in famiglia e poca gioia da condividere in questo momento della vita, che mi ha cambiata e che ancora mi cambierà. Allora a questo punto leggerò di voi i pensieri che mi arricchiranno, guarderò immagini serene e foto di animali felici. Passerò in rassegna i post degli amici dotati di intelletto e li leggerò come si legge una testata giornalistica. Posterò le foto dei miei animali e condividerò quelle degli amici che vivono le mie stesse passioni, i miei stessi piaceri. Starò lontana dalle posizioni nette che richiederebbero la schiettezza e la nudità dei pensieri più sinceri e realistici. Ma soprattutto eliminerò ad istinto tutti coloro che mi disapprovano aspramente.


Una volta Facebook era un social divertente, era una fonte di scambio, un momento di svago dove con qualche amico, anche se virtuale, potevi condividere qualche opinione senza arrivare all'insulto e all'odio più manifesto. Ora è fonte di delusione e qualche volta di profonda frustrazione. Però, io non so più come scriverlo, chi non mi sopporta deve escludersi senza ritorsioni, senza rabbia, ma con estrema freddezza. Io sono di destra. Sono secca e cruda. Odio i fasulli. Non faccio la borghese né fingo di esserlo. Amo quegli esseri che fanno parte del genere animale e vivo di diffidenza verso coloro che fanno parte del genere umano. Se questo mio profilo vi fa schifo, vi prego, ve lo chiedo con gentilezza, mi prostro al vostro cospetto, immagino di guardarvi negli occhi mentre ve lo chiedo ...ma dai! Levatevi dai coglioni e siate felici di averlo fatto!
Grazie, grazie davvero.

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