Testo di Patrizia Giorgetti
Questo mese sono stata bloccata per due volte. Posso
scrivere oggi dopo tre giorni di assenza. Come sempre la
segnalazione è partita da uno dei miei contatti. Questo è un
male silente, un odio misterioso, una strana squallidissima rabbia
fatta di divergenze politiche, oppure bieca invidia della più
tetra. Certo che non è bellissimo essere continuamente
segnalati, ma questo avvalora la mia tesi su quell'orrendo vizio
capitale che è l'invidia e che riesce a divorare, a memoria d' uomo, le menti più squallide e le anime più buie. E poi
proprio non so cosa ci sia da invidiare in me. Ho dei problemi molto
seri in famiglia e poca gioia da condividere in questo momento della
vita, che mi ha cambiata e che ancora mi cambierà. Allora
a questo punto leggerò di voi i pensieri che mi arricchiranno,
guarderò immagini serene e foto di animali felici. Passerò in
rassegna i post degli amici dotati di intelletto e li leggerò come
si legge una testata giornalistica. Posterò le foto dei miei
animali e condividerò quelle degli amici che vivono le mie stesse
passioni, i miei stessi piaceri. Starò lontana dalle posizioni
nette che richiederebbero la schiettezza e la nudità dei pensieri
più sinceri e realistici. Ma soprattutto eliminerò ad istinto
tutti coloro che mi disapprovano aspramente.
Una volta Facebook
era un social divertente, era una fonte di scambio, un momento di
svago dove con qualche amico, anche se virtuale, potevi condividere
qualche opinione senza arrivare all'insulto e all'odio più
manifesto. Ora è fonte di delusione e qualche volta di profonda
frustrazione. Però, io non so più come scriverlo, chi non mi
sopporta deve escludersi senza ritorsioni, senza rabbia, ma con
estrema freddezza. Io sono di destra. Sono secca e
cruda. Odio i fasulli. Non faccio la borghese né fingo di
esserlo. Amo quegli esseri che fanno parte del genere animale e
vivo di diffidenza verso coloro che fanno parte del genere umano. Se
questo mio profilo vi fa schifo, vi prego, ve lo chiedo con
gentilezza, mi prostro al vostro cospetto, immagino di guardarvi
negli occhi mentre ve lo chiedo ...ma dai! Levatevi dai coglioni e siate felici di averlo fatto!
Grazie, grazie davvero.
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