Testo di Luca Delgado
Io non riconoscerò come
mio rappresentante nessun politico italiano. E quindi non voto. Non
mi interesserà sapere chi sarà Presidente del Consiglio, perché
chiunque egli sia non sarà il mio Presidente. E quindi non
voto. Seguirò attentamente il suo operato, questo sì, perché
avrà ovviamente impatto sulle nostre vite. Ma comunque non voto. Io
non posso mettere una X su un simbolo che non mi rappresenta, so che
ognuno di voi crede in quello per cui voterà domenica e quasi
quasi vi invidio. Ma vi prego non fate a gara a chi crede di più e
non provate a convincermi che ciò per cui votate sia l'unica opzione
possibile: è la presunzione di essere più intelligenti di tutti e
sapere per chi votare che ha annullato il dibattito e lo ha ridotto a
una scaramuccia da quinta elementare. Io non ce la faccio, non
riesco ad avere stima di personaggi politici che non fanno altro che
accusarsi di fare più schifo dell'altro, che si vomitano odio (quasi
sempre finto) addosso, che partecipano al dissing da social che li
porta tanto a somigliare a Fedez e Gianluca Vacchi.
Non riesco a
capacitarmi del nulla di questa campagna elettorale. Questi
cosiddetti leader politici dovrebbero rappresentare il meglio del
meglio del meglio che abbiamo, ma voi avete capito chi sono i
candidati? No, io non sono nessuno per giudicarli, però un pochino
ne capisco di politica e credo che in queste elezioni si siano
presentati i peggiori dei peggiori, in qualche caso i diversamente
migliori al massimo. Per me non c'è nessuno per cui valga la pena
votare e quindi io non voto. E se devo dirla tutta non
riconosco l'Italia come mio Paese. Non lo riconoscerò fino a quando
si consentirà il ritorno del fascismo, la corruzione, il malaffare,
la deriva neoliberista, l'accordo della politica con la mafia, la
subalternità del meridione, la continua e ossessiva caccia ai
migranti come fossero davvero il più grande dei problemi quando
questo Paese è in putrefazione. Non ne sopporto più la puzza. E
non accetto infine che si voti con questa porcata di legge
elettorale, e quindi non voto, come faccio a sbarrare un simbolo e
accettare di fatto un sistema di voto che non riconosco come
pienamente democratico?
Credo che il diritto di voto sia una
delle più grandi conquiste per la nostra società, frutto del
sacrificio di tante donne e uomini: ma vedete, io non sto snobbando
il voto, non sono indifferente al risultato e non vi sto
giudicando. Esercito un altro diritto sacrosanto: quello di non
entrare in un seggio elettorale per totale mancanza di fiducia verso
un paese che non sento mio e dei politici che non mi
rappresentano. Non mi vogliate male.
P.s.: per me i giochi sono
già fatti: una coalizione ha già comprato una quindicina di
candidati di un'altra lista e con loro sono pronti a fare il governo.
Così avranno distrutto l'altra lista.
Totalmente d'accordo!!
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