domenica 4 marzo 2018

Un anarchico deluso dell'Italia


Testo di Luca Delgado

Io non riconoscerò come mio rappresentante nessun politico italiano. E quindi non voto. Non mi interesserà sapere chi sarà Presidente del Consiglio, perché chiunque egli sia non sarà il mio Presidente. E quindi non voto. Seguirò attentamente il suo operato, questo sì, perché avrà ovviamente impatto sulle nostre vite. Ma comunque non voto. Io non posso mettere una X su un simbolo che non mi rappresenta, so che ognuno di voi crede in quello per cui voterà domenica e quasi quasi vi invidio. Ma vi prego non fate a gara a chi crede di più e non provate a convincermi che ciò per cui votate sia l'unica opzione possibile: è la presunzione di essere più intelligenti di tutti e sapere per chi votare che ha annullato il dibattito e lo ha ridotto a una scaramuccia da quinta elementare. Io non ce la faccio, non riesco ad avere stima di personaggi politici che non fanno altro che accusarsi di fare più schifo dell'altro, che si vomitano odio (quasi sempre finto) addosso, che partecipano al dissing da social che li porta tanto a somigliare a Fedez e Gianluca Vacchi.


Non riesco a capacitarmi del nulla di questa campagna elettorale. Questi cosiddetti leader politici dovrebbero rappresentare il meglio del meglio del meglio che abbiamo, ma voi avete capito chi sono i candidati? No, io non sono nessuno per giudicarli, però un pochino ne capisco di politica e credo che in queste elezioni si siano presentati i peggiori dei peggiori, in qualche caso i diversamente migliori al massimo. Per me non c'è nessuno per cui valga la pena votare e quindi io non voto. E se devo dirla tutta non riconosco l'Italia come mio Paese. Non lo riconoscerò fino a quando si consentirà il ritorno del fascismo, la corruzione, il malaffare, la deriva neoliberista, l'accordo della politica con la mafia, la subalternità del meridione, la continua e ossessiva caccia ai migranti come fossero davvero il più grande dei problemi quando questo Paese è in putrefazione. Non ne sopporto più la puzza. E non accetto infine che si voti con questa porcata di legge elettorale, e quindi non voto, come faccio a sbarrare un simbolo e accettare di fatto un sistema di voto che non riconosco come pienamente democratico?

Credo che il diritto di voto sia una delle più grandi conquiste per la nostra società, frutto del sacrificio di tante donne e uomini: ma vedete, io non sto snobbando il voto, non sono indifferente al risultato e non vi sto giudicando. Esercito un altro diritto sacrosanto: quello di non entrare in un seggio elettorale per totale mancanza di fiducia verso un paese che non sento mio e dei politici che non mi rappresentano.  Non mi vogliate male.



P.s.: per me i giochi sono già fatti: una coalizione ha già comprato una quindicina di candidati di un'altra lista e con loro sono pronti a fare il governo. Così avranno distrutto l'altra lista.

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