lunedì 6 aprile 2020

Si avvicina la festa dei corvi (anche se in tono minore)


Testo di Andrea Sperelli

Auguste Friedrich Albrecht Schenck: L'angoscia. Sarà pure un'esegesi eretica, ma non posso non vedere nel dipinto una metafora della Pasqua sanguinaria. La rassegnazione impotente della madre della vittima "sacrificale" e i corvi a rappresentare i commensali umani in attesa del banchetto pasquale: neri, torvi, con l'anima annegata nei bassifondi dello stomaco.

3 commenti:

  1. se se magnano l'agnello di d'io, pensa se nun se strafogao de quello "normale". Maledetti !

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  2. L'usanza di mangiar animali volge al termine. Non tanto per la presa di distanza degli animalisti, se pur encomiabile. Vox clamantis in deserto. La mezza milionata di umani che erediteranno la terra (cavoli loro!) , sospetto saranno nutriti con orrendi pastigliaggi. Sulle confezioni cellofanate non vi sarà indicata nessuna specifica o indicazione degli ingredienti. Come sempre, il menù lo fa il cuoco, e non il cliente. Ignoro la sorte degli animali e del mondo vegetale

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    1. Ne "Il mondo nuovo, di Huxley, agli abitanti sudditi viene dato il "soma", che è una via di mezzo tra il cibo e la droga.


      Tuttavia, dobbiamo fare di tutto affinché il NWO non venga realizzato.

      Forse, non ce la faremo, ma almeno potremo dire che ci abbiamo provato.

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