Non essendo un animale omeotermo, la lucertola, come tutti i rettili, ha bisogno del calore dei raggi solari per entrare in attività al mattino. In questo, mi somiglia: anch’io ho bisogno di qualche minuto per svegliarmi completamente, anche se non sono una lucertola, né un rettiliano. Lo giuro! Siccome le ore del mattino hanno l’oro in bocca, come diceva Jack Nicholson nel famoso film “Shining”, dopo essermi “termoregolato” con una tazza di the, faccio cose, per lo più quelle che avevo in mente di fare mentre, girandomi nel letto, maturavo idee sulle cose da fare, anche piccole e insignificanti, però utili al buon andamento domestico, tipo apportare qualche cambiamento in un terrario, o aggiustare una cosa rotta da molto tempo, o togliere erba troppo invadente in giardino. Cose così, insomma. Ed è stato mentre spostavo un borsello appeso esternamente ad un chiodo, sotto il portico, che è saltata fuori lei, la lucertola! Sono velocemente rientrato in casa, ho agguantato il cellulare, che ultimamente mi dà grandi soddisfazioni sul piano documentaristico, e...voilà! La lucertola, al posto dei raggi solari, si è data una mossa, svegliandosi dal torpore notturno grazie al potente istinto di sopravvivenza. I suoi sensi le hanno segnalato un pericolo e – immagino - con uno sforzo supremo, si è scrollata dagli occhi ogni titubanza. Si è lasciata cadere al suolo, nascondendosi dietro la colonna. Anche Pablo ha dimostrato un certo interesse di genere naturalistico, forse frammisto al suo naturale desiderio di cibo commestibile. La lucertola, non credo che al mattino faccia cose, né in seguito nel corso della giornata, perché la sua unica occupazione è reperire proteine. E, possibilmente, non diventare proteine per qualcun altro.
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