giovedì 14 settembre 2023

La mobilità nell'era delle pandemie


Testo di Luigi S.


Se ripenso alla distanza di un metro, i lockdown, i guanti, le regole su come uscire in auto (i non familiari seduti dietro per via del contagio + mascherina), le tende di plastica per andare a salutare i parenti in ospedale, i coprifuoco del primo Natale covid con i tre giorni in zona rossa prima e dopo e gli altri in arancione, le regole sul cenone (aprite le finestre ogni cinque minuti, anche se fuori ci son dieci sottozero), non più di tot invitati estranei, salutarsi col gomito, fare sesso con la mascherina a distanza di sicurezza e assumere posizioni a norma anticoviddi (Pregliasco e Galli diedero delle regole alla televisione), i banchi a rotelle, le spiagge disinfettate con la varechina, i cassieri dei negozi con la visiera in plexiglas o gli occhialoni da saldatore per evitare gli spruzzi di saliva (quali, se si aveva la maschera?), il dover rendere conto ad un vigile se andavi in farmacia o a comprarti un pacco di biscotti, i negozi con le transenne e i numerini per entrare tre alla volta, il dover far la spesa nel tuo comune, le ronde della Protezione Civile con il megafono ("state a casa"), le litanie dei virologi e di gente come Fiorello (a casa si sta bene), gli spioni che se ti vedevano uscire si chiedevano dove e perché uscivi di casa, i negozi deserti, i commessi impiccioni (lei è venuto qua ieri, perché oggi è tornato?), i vigilantes fuori dai negozi che ti spruzzavano sulle mani e nei sacchi della spesa dei disinfettanti puzzolenti (e tossici), l'essere esclusi senza il pass (lei non è sierato? Qua non si entra), i cazziatoni di certi stronzi che ti guardavano nella borsa della spesa (lei ha comprato una confezione di crocchette per cani, non sono necessarie), i sabati del villaggio allestiti nei supermercati (alla LIDL al sabato non potevi comprare una padella o un paio di calzini, gli altri giorni sì)....e ho sicuramente dimenticato qualcosa.

14 commenti:

  1. Quando in pieno delirio collettivo mi trovavo a discutere con qualcuno, a debita distanza e con la maschera (gli altri) e dicevo " se non ci fosse la TV nessuno si accorgerebbe si niente ), vedevo nei loro occhi uno sguardo paragonabile a chi si vede tagliare le corde di sostegno di un ponte che attraversa un crepaccio.

    Il periodo pandemico lo spiegherei così , posto che il potere , dalla notte dei tempi, ha sempre usato la paura e la suggestione per mantenersi.

    A poco vale il conforto di sapere che col passare del tempo certi scherzi da prete non possono più farli ( una riedizione pari pari di questa demenzialità non sarebbe più possibile, sarebbe un fallimento perché l' imprevedibilità di quanti ora non ubbidirebbero sarebbe troppo alta)

    Questi, purché ripetitivi nei loro schemi, sono sempre un passo avanti, hanno il caricatore sempre pieno e quando noi riusciamo a capire da che parte arrivano i colpi e ci ripariamo, eccoli già appostati dove non te li aspetti pronti a ricominciare.

    Voglio dire che è inutile giocare sempre in difesa, e visto che la partita è impari e il nostro attacco è spuntato, non ci resta che l'arma dell' indifferenza, della disobbedienza, dell' opportunismo (cogliere i pochi lati positivi e sfruttarli) e dell' anonimato.

    Anonimato perché si va verso un sistema di controllo asfissiante, fatto di divieti e di bonus per rendere meno duri i divieti, i famosi crediti sociali, che ormai stanno entrando anche da noi (le scatole nere per le auto più vecchie che permettono di fare un tot di km annui, ad esempio).

    Sarà dura, perché si dovrà ribaltare il concetto di libertà, non più faccio quello che voglio sulla base di diritti acquisiti, ma rinuncio a diritti a pagamento ( liquido e morale) per conservare la mia libera dignità.

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    1. "Il potere ha sempre usato la paura e la suggestione". Per secoli la Chiesa ha usato la paura dell'inferno. La plebe c'è cascata ma con gli eretici e altri ribelli non ha funzionato. (Freeanimals)

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    2. "Certi scherzi da prete non possono più farli". La Meloni li ha avvisati: non ci provate nemmeno!
      Ma essendo lei una bugiarda e una banderuola, forse è proprio il caso di preoccuparsi. (Freeanimals)

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  2. Il commento di Bobo è l'eccellente coronamento dell'articolo di Luigi

    Esemplare sintesi: "Sarà dura, perché si dovrà ribaltare il concetto di libertà, non più faccio quello che voglio sulla base di diritti acquisiti, ma rinuncio a diritti a pagamento ( liquido e morale) per conservare la mia libera dignità".

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  3. Chi ci ha creato, oppure ibridato, conosce bene il funzionamento della macchina, le debolezze, criticità il verso del pelo eccetera. Tale manuale, probabilmente, è passato, di volta in volta dagli arconti, ai guardiani di turno . Ergo ci tengono per le palle, che ci piaccia oppure no, né ricevemmo mai concreto aiuto dai sedicenti messia, iniziati, profeti eccetera. Aria fritta, come i film di Pieraccioni. Punto.

    Verrà un tempo, temo, nel quale sarà più conveniente andarsene che restare. Forse già ci siamo, purtroppo. Anche la fortuna conta, eccome, trovare un sicuro imboscamento durante la non facile parentesi terrena...

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    1. "Sarà più conveniente andarsene che restare".
      Cito a memoria. Socrate ai suoi giudici: "È tempo per me di andare e per voi di restare, ma non so a chi di noi tocca migliore fortuna ". (Freeanimals)

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    2. Esatto Mauro...ma andarsene coinciderebbe solo con una diversificazione di livello dell'inaudita contesa...non finisce nulla con l'estinzione del corpo terreno si diversificano solo i piani di questa assurda e coerentissima contesa meta-dimensionale

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    3. Ave, Giovanni. Chissà dove ci manderanno...
      Mi chiedo se ci sarà qualcosa al di là della siepe (quella che stimolò l'immaginazione del Leopardi), mi interrogo se ci sarà un Pleroma ove regnino giustizia e verità, o se ci aspetta soltanto un loop infinito di ingannevoli esistenze...

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  4. Questo infatti è il mio timore nascosto Giovanni, un saluto.

    "Mi riconosco immagine passeggera presa in un giro immortale" CAXXO
    Giuseppe Ungaretti.
    Il non virgolettato l'ho aggiunto io....

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    1. Ciao, Mauro. Allora...CI VEDIAMO AL BIVIO, RAGAZZI! ;-)

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    2. Ci manca solo che qualcuno citi la frase famosa dei musicisti quando il Titanic stava affondando: "È stato un onore suonare con voi stasera"! (Freeanimals)

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  5. Bentrovato Wegan...per quanto uno possa cercare di determinarsi questa realtà multidimensionale è una sorta di spugna frattale estremamente viscosa...un labirinto multiforme a differenti livelli vibratori

    Intuiamo appena l'inesplicabile esito di questo attraversamento o navigazione simbolica che è l'esistenza e solo per questo siamo davvero degli "Odissei minori"

    Sottrarsi rendendosi massimamente limpidi-trasparenti a sé stessi ideandosi oltre la patetica misura terrena ma, fino all'ultimo, ricercando in essa un determinato impegno e attenzione...non abbandonarsi...cercando di non affondare nelle paludi della disistima personale e di ogni cosa.

    Parlo molto ingenuamente e ne sono consapevole, ma non vedo altre possibilità che perseguire una sorta di "trasparente solidità interiore" che è il "rivestimento sottile" utile per tuffarsi (a immagine del Tuffatore di Paestum) nell'ultimo vortice dell'istante ed in altre "assurde correnti".

    Sostanzialmente non siamo...il 99% di ciò che qui patiamo e gioiamo è solo nutrimento sottile per le Entità...prevalentemente siamo gusci vuoti e ancora "qui" stiamo.

    Questa Trappola/Labirinto Frattale Percettivo-Emotiva è davvero Stupefacente. In essa noi ci riconosciamo come Odissei o Argonauti minori.

    Un saluto a Voi


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