Testo di Woody
Gli alberi in Giappone non vengono abbattuti per far spazio a nuovi cantieri, ma vengono trapiantati e spostati in altri luoghi. Questo perché la cultura giapponese pone una notevole enfasi sull’importanza della natura e sull’equilibrio fra uomo e ambiente. Per l’albero in foto, ad esempio, sono state impiegate tutte le risorse, gli sforzi e le attenzioni necessarie per garantirne la sopravvivenza. Lo scrittore francese Sthendal diceva che “gli italiani non amano gli alberi”, ma la gestione inefficace del verde urbano è frutto di cause notevolmente più complesse. Cosa sarebbe successo in Italia nella stessa identica situazione?
I giapponesi sono degli inveterati carnivori, degli ottusi che, al di là dei giardini da miniatura, se ne fottono della natura e correlati.
RispondiEliminaCacciano ancora la balena per papparsela, vengono fino nei nostri mari per pescare i tonni, di cui sono ghiotti, con le loro navi fattoria e kilometri di reti a strascico che distruggono la vita sui fondali. Sono delle locuste, come I cinesi.
Fanno delle ottime moto, ottimi scooter. Quello sì.
C è una canzone degli anni 80 di Gianni Togni,intitolata :"siamo una cosa sola". Grande Togni.
RispondiEliminaMauro mi ha evitato la fatica di scrivere un commento che sarebbe stato uguale al suo.
RispondiEliminaHo la convinzione che il carnivorismo faccia deragliare la mente: non si può edificare un ambiente sano ed armonioso, costruendo strumenti di morte, di inquinamento e di sollazzo inutile (materialismo invischiante).
RispondiEliminaPer questo motivo, a mio avviso, quella che viviamo non può essere definita “civiltà”, ma l'esatto opposto, poiché contraria alle leggi di Natura.
D'accordo, viviamo in una illusione, in una Matrix, ma almeno ci sarebbero equilibrio e salubrità.
O forse proprio lo stato attuale delle cose ha determinato (per taluni) il risveglio.
Mah, non se ne esce... :-(