mercoledì 8 novembre 2023

Il Pianeta è malato: chi ci salverà?


Testo di Ramayana Storm

Non importa se bevete, vi drogate, bestemmiate e non credete in Dio. Importa che quando si deve fare il bene lo facciate e che non rimaniate fermi davanti alle ingiustizie. Siate forti come lo sono gli esseri divini che stanno combattendo duramente per il pianeta Terra.

30 commenti:

  1. L' incipit del profilo twitter di Ramayana Storm è : il pianeta dovrebbe essere degli animali e della natura concedendo ospitalità a qualche raro umanetto.
    Siamo ai livelli del prof Melis ( per favore non apriamo un altro dibattito , è solo per rendere l' idea ) ; queste prese di posizione razziste al contrario , come quelli che vorrebbero la fine delle genti italiche pur di mantenere , in nome dell' accoglienza, chiunque venga spedito in Europa , assomigliano a quando il marito si taglia i genitali per fare un dispetto alla moglie.

    Chi professa questo fanatismo autolesionista deve avere delle grosse tare mentali , probabilmente un infanzia travagliata o traumi non metabolizzati.
    È una deformazione mentale tipica dei tempi distopici che stiamo vivendo, dove i padroni del pensiero sono riusciti a ficcare in testa a non pochi esseri umani che loro sono il cancro del pianeta.

    Ben diverso invece il pensiero equilibrato , consapevole e fiducioso della profezia Hopi.
    Facciamoci due domande se da metà Ottocento ad inizi novecento i " coloni conquistatori " ( ricorda niente? ) hanno spazzato via la cultura armonica e ,quella si , veramente rispettosa della natura in tutti i suoi aspetti dei nativi americani.

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    1. Quando ho letto l'incipit del profilo di Ramayana ho deciso immediatamente di cliccare su "segui". E io non lo faccio mai. Gli esseri umani sono abominevoli, degni dei loro creatori, e la loro estinzione sarebbe più che meritata. I pochi che si salvano non fanno statistica poiché sono un'infima minoranza. Tuttavia, non mi pare di aver avuto un'infanzia travagliata. Anzi! (Freeanimals)

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  2. Concordo con te Bobo in linea di massima. Peraltro mi sarei rotto le balle nel sentire sempre evocare questi fantomatici esseri divini che "combattono" duramente per il pianeta terra...ma quando mai? A mio parere se ne sbattono, ove esistenti. Se veramente combattono lo fanno malissimo...

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    1. Esseri divini? Quando ne incontrerò uno, allora crederò alla loro esistenza. Ma non posso escludere che non li incontrerò mai per la semplice ragione che io sono uno di loro. (Freeanimals)

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  3. Che la popolazione umana sia eccessiva per la capacità di carico del nostro pianeta è un dato di fatto che nessuno può negare.
    Se non vogliamo farlo per il benessere degli altri animali (in fondo un po' di specismo umano è comprensibile ed anche giustificato), facciamo per noi stessi.
    Per vivere bene l'uomo HA BISOGNO di una certa quantità di natura libera.
    Quindi, facciamo pure per noi stessi, ma facciamolo.

    Quanto alla considerazione finale, tristemente vera, è quella che Marco Pierfranceschi chiama 'PARADOSSO MAORI' e che descrive in questo modo:

    << qualunque pratica messa in campo per stabilizzare l’economia e migliorare il benessere diffuso di una popolazione (ivi inclusa una riduzione pianificata dei consumi, o il controllo demografico) otterrà il solo risultato di rendere la società che la metta in pratica appetibile per il desiderio di conquista da parte di altre realtà meno benestanti. >>

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    1. Secondo me c'è molto spazio libero su questo pianeta, ma gli esseri umani amano vivere accalcati gli uni sugli altri, come formiche.
      Con la differenza che le formiche collaborano tra loro, mentre gli esseri umani si combattono. (Freeanimals)

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  4. Dura veritas sed veritas, ovvero la dura realtà, ben espressa dal virgolettato citato da Lumen....

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  5. "Che la popolazione umana sia eccessiva per la capacità di carico del nostro pianeta è un dato di fatto che nessuno può negare."

    Sono d'accordo.
    Mantenere miliardi di persone significa disboscare ,
    trivellare, estrarre minerali, costruire e cementificare a danno di aree boschive, rurali, quindi vuol dire togliere di mezzo alberi, e abitatori delle foreste, (animali o tribù indigene), significa dover per forza attingere di continuo a ciò che madre Terra ci offre per fornire a noi ferro, rame, gas, e altri elementi che costituiscono il necessario per un sacco di cose , dai minerali al legno, poiché noi non campiamo di aria ma abbiamo bisogno di cucinare, avere delle case, delle suppellettili, e tutte queste cose vengono estratte da Gaia, che a forza di farle buchi, fori, a forza di ruspe, di trivelle, non solo finirà col non fornire più, alla fine di tutto, un bel niente (nulla è eterno), ma finirà anche col destabilizzare il suolo, indebolirne la solidità, la "trama", e mettere le basi per un collasso strutturale.
    Luigi S.

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    1. Secondo le leggi di natura, se una specie animale consuma tutte le risorse, ci pensa la natura stessa a decimarla, ristabilendo l'equilibrio. E questo chiude il cerchio con il partito dell'asteroide, ovvero con quanti pensano che gli animali siano più giusti, più adatti di noi ad abitare sulla Terra, senza bisogno di fare apprezzamenti psicologici negativi, come fa Bobo. (Freeanimals)

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    2. Così si evince che la natura ha delle leggi intrinseche non proprio idilliache...
      Luigi S.

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  6. Il penitenziario chiamato terra, pianeta, gaia o come diavolo uno crede, viene rifornito attraverso i passaggi più o meno nascosti nella cintura dei ghiacci, che conducono ad altri oceani, continenti, eccetera. Le "risorse" terrene sarebbero ormai finite da un pezzo se non ci fossero continui apporti di cibo eccetera per i reclusi. Gli allevamenti in generale non basterebbero.Ciò dimostrerebbe scarso sentimento, empatia verso gli animali, i vegetali. anche da parte dei guardiani alieni .

    Dovunque tu vai le son cipolle. Proverbio toscano di una profondità sconcertante.

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    1. I passaggi nella cintura dei ghiacci? Terra piatta che confina con infinite altre terre piatte? C'è un centro, una capitale? E si conoscono i regnanti? (Freeanimals)

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    2. Non è la terra che è piatta Free, il piano lo sarebbe, uso come vedi il condizionale, ché non devo convincere nessuno. Argomento questo, sul quale è meglio glissare, si scatenano bufere inconcludenti.....

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  7. Allora , salomonicamente , direi che non siamo pronti per nessuna delle due ipotesi.
    Cioè, non siamo pronti per uno sviluppo armonico e consapevole e nemmeno per delegare a qualche psicopatico la decisione di stabilire quanti dovremmo essere.
    D' altronde se insistono tanto con sto Kali Yuga che sarebbe il periodo più buio e coscienzialmente più basso del nostro ciclo , qualcosa di vero ci sarà pure.

    In ogni caso io non credo che siamo 8 miliardi , non credo alle risorse esauribili , e mi discosto dalla visione occidentale con cui si affrontano le cose.
    Lo sviluppo disarmonico e sconsiderato c' è solo nei cosiddetti paesi ricchi ( occidentali ) , un americano da solo consuma come metà di uno stato del centro Africa .
    Andrebbero corrette queste distorsioni e invece diamo in mani a chi ha creato tutto questo il pallino su come " salvare " il pianeta.

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    1. Nei paesi occidentali (ricchi) c'è coscienza dello sviluppo disarmonico e sconsiderato. E qualcuno cerca di porvi rimedio. Nei paesi del terzo mondo non c'è tale coscienza e la gente vive spensieratamente alla giornata.
      Inquinano come dannati, distruggono le foreste, estinguono gli animali e sono felici così. Migliaia dei loro bambini muoiono sotto i 5 anni, ma per loro è normale. (Freeanimals)

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  8. Alla storia degli otto miliardi non credo nemmeno io, potremmo essere di meno ma pure di più.
    Luigi S.

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  9. Proprio stamani, al centro commerciale, mi soffermavo davanti al banco pesce surgelato, vale a dire una trentina di metri di frigoriferi a pozzo strapieni di prodotti ittici, sormontati, i frigo a pozzo, da altri 30 metri di frigo a parete, altrettanto pieni eccetera eccetera. Tutto il mediterraneo in un centro commerciale di una città provinciale come la.mia?? Quanti altri ce ne saranno, nel mondo, di tali frigoriferi pieni di pesce? Qualcosa non quadra, aldilà delle teorie, paradigmi eccetera.

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  10. L' osservazione di Mauro l' ho fatta più volte anch' io, vale anche per la carne , ma in generale vale per tutto.
    Se consideriamo che in media , almeno lungo la via Emilia, c' è un supermercato ogni 5 km e ogni supermercato ha di tutto e di più , sempre rifornito , viene logico chiedersi che cosa mangiamo realmente.
    Comunque sulla voracità dell' ' umanoide medio non ho dubbi , forse residuo atavico della lotta per il cibo e la sopravvivenza... ricordo la sera dell' annuncio di Conte del lockdown, code fino in strada nei supermercati del mio paese con relative foto scattate da smartphone di scaffali desolatamente vuoti razziati da questo popolo di locuste.

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    1. L'abbondanza di carne è dovuta agli allevamenti intensivi. Il pesce invece viene prelevato in natura. Fino a esaurimento. Ribadisco che, come specie, meritiamo di scomparire. Mi dispiace, ma sono i comportamenti collettivi di massa a spingere in quella direzione. (Freeanimals)

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    2. Io temo che l'essere umano sia comunque dannoso.
      Arriviamo ad ipotizzare che siano eliminati gli allevamenti e i prelievi in natura, cosa resta? Diventare vegani, una scelta da me sempre sostenuta, ma alla fine si andrebbe a distruggere sempre e comunque la natura.
      Non c'è niente da fare, l'esistenza presuppone comunque un sacrificio, se diventassimo tutti vegani, convertendo tutto a coltura per generi ortofrutticoli, si dovrebbe lo stesso devastare la natura, in un modo o nell'altro, con le colture intensive.
      Siamo proprio causa di danno.
      Luigi S.

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    3. Sì, un certo impatto ci sarebbe sempre, ma c'è una gamma di impatti e, ragionevolmente, dovremmo scegliere il minore.

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  11. "attraverso i passaggi più o meno nascosti nella cintura dei ghiacci, che conducono ad altri oceani, continenti, eccetera. Le "risorse" terrene sarebbero ormai finite da un pezzo se non ci fossero continui apporti di cibo eccetera per i reclusi."

    Cosa ci sarebbe oltre questa cintura?
    Senza intento polemico, ma mi ha incuriosito.
    Luigi S.

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  12. Ci "sarebbe" il vasto piano orizzontale, acque e terre, popoli, genti aliene, ma non troppo, più evoluti di noi, ma non troppo. Una parte di costoro guardiani della prigione universale che tanto gaia non è, coacervo di dannati di etnie,, caratteristiche somatiche differenti, riuniti in questa pozza terracquea per espiazione, per sollazzo dei guardiani carnefici. Parere, sensazioni personali, grazie anche ad una seppur labile traccia di campo visivo nel mio terzo occhio, e mi scuso per la eventuale supponenza, più tante ricerche, più ovviamente tante interpretazioni, letture fra le righe. Ho abbandonato le sfere e le galassie da lunga pezza.

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    1. Cosa, cosa, cosa?

      Terzo occhio?
      Ho abbandonato sfere e galassie?

      Che rivelazioni sono mai queste?

      Non ci stai prendendo in giro, per caso?

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    2. No, in maniera scanzonata, non presuntuosa, dichiaro le mie attuali convinzioni. La ghiandola pineale risvegliata è una boutade. Una iperbole. Chiaramente.

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    3. Peccato!

      Per un attimo avevo sperato di avere tra noi un illuminato!


      Con la "i" minuscola, intendiamoci.

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  13. Ho la sensazione pure io che si sia dannati, quanto al nome Gaia lo uso di comodo, la Terra è tutt'altro che gioia, a me pare che dal primo vagito siamo già condannati alla sofferenza.
    Penso che noi siamo considerati bestiame dai nostri padroni alieni, e siamo trattati allo stesso modo in cui noi trattiamo gli animali (noi nel senso di Homo Sapiens, ma sul Sapiens ho i miei dubbi).
    Sulla cintura non mi esprimo oltre, non saprei cosa dire, a me richiama la teoria della terra piatta, ed è un argomento nel quale non mi addentro.
    Ma non voglio pensare che dopo la morte qualcuno ci faccia tornare in vita per nutrirsi di noi, secondo le teorie malanghiane, preferisco pensare che per un errore nostro o forse perfino per una nostra scelta, abbiamo deciso di vivere una delle nostre esistenze in questa dimensione.
    Ma mi sfugge il motivo per cui uno dovrebbe , prima della nascita, o prima del concepimento, decidere di venire qua.
    Insomma, se a uno di noi venisse chiesto se preferisce entrare in un posto dove gli sputano addosso, o se andare in bel posto in armonia con tutto e tutti, uno perché dovrebbe scegliere la prima? Masochismo? Desiderio di conoscenza del male, per sapere cos'è ?
    Luigi S.

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    1. Questo è un terreno minato.


      Il "rasoio di Occam" mi impone di ritenere che tutto finisca con la dissoluzione dei nostri corpi materiali. Tutto il resto è mera supposizione. (Freeanimals)

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    2. Il rasoio di Occam è uno stratagemma che si impone quando c'è troppa trippa e non si sa in quale piatto mangiare.
      E' un po' quello che succede quando in casa ci si decide a fare la classica pulizia annuale, decidendo di gettare una cosa e tenerne un'altra... passato qualche mese o anno ci si rammarica di aver buttato quel vecchio paralume che ora tornerebbe utile, o il vecchio paio di braghe bucate che andrebbero bene per andare nell'orto.
      Luigi S.

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  14. L'inganno del tunnel di luce.....ognuno faccia i suoi studi, questi sono argomenti delicati, si rischia di esser presi per scemi, cosa che a me non tocca, oppure, non volendo, offendere altrui "sicurezze".

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