A me basta poco per trovare tracce di vita su questo pianeta. Mi basta portare a passeggio i cani e raccogliere la corteccia di un albero, sotto la quale c’è sicuramente qualcosa d’interessante. Stavolta è toccato a tre piccoli gasteropodi terrestri, su uno dei quali, la Clausilia, ho scritto un articolo a parte. Come già spiegato, la luce della lampadina mette i miei soggetti in difficoltà e quindi cercano di sottrarvisi. Le due piccole limacce, di cui ignoro il nome, si sono risvegliate, mettendosi subito in movimento. L’unica cosa che posso dire è che appartengono alla famiglia dei limacidi, non a quella degli arionidi, che sono le limacce rosse, abbondantissime e detestate dai contadini. Non posso escludere che anche le due piccoline, una nera e una grigia, siano a volte responsabili dei danni alle foglie d’insalata che anch’io cerco di coltivare nell’orto. Se non lo posso dire con precisione è perché quando di notte con la pila andavo a controllare la mia insalata, trovavo quelle rosse e quelle con il nicchio, ma non le piccoline, e questo può significare che fossi io a non vederle, oppure che sceglievano altri momenti per rovinarmi il raccolto. Noi qui stiamo a discutere dei danni che ci possono causare ma, nel bene o nel male, sono creature con un cuore, un polmone, uno stomaco, un rene, un ganglio nervoso. E anche un solo neurone, come capita a molti di noi.
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