Nell’acquario dei girini c’è un certo numero di chiocciole acquatiche, Planorbe e Limnee, ma mentre i molluschi fanno i fatti loro, andando su e giù sui vetri dell’acquario, raschiando i microorganismi di cui si nutrono, gli anfibi, oltre a fare la stessa cosa con il guscio delle chiocciole, a volte si fanno dare dei passaggi gratis, quando probabilmente sono un po’ stanchi. Non possono fare autostop con il pollice sollevato perché non gli sono ancora spuntate le zampe anteriori e quindi se ne incontrano una che, strisciando, sale verso la superficie, le si posano sul nicchio e approfittano di quell’ascensore per qualche secondo, prima di staccarsi e riprendere la strada che facevano prima. A volte, però, alcuni girini sono così smemorati che, staccatisi dal mollusco, dimenticano dove stavano andando e vanno nella direzione opposta. Se non fosse che sono ancora in giovane età, direi che siano malati di Alzheimer, perché non si ricordano dove dovevano andare. Sempre che non si tratti di Progeria, cioè di invecchiamento precoce. Siccome l’alcol danneggia le cellule cerebrali, dovrei provare, come esperimento, a versare del vino nell’acquario, per vedere di nascosto l’effetto che fa, ma non posso farlo perché se lo facessi verrei accusato di essere un bieco vivisettore. Non lo farò mai, tranquilli! Il vino è solo per me e per i miei ospiti umani. Sia i girini che le chiocciole godono di ottima salute. Il rancio è ottimo e abbondante.
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