Con oggi, hanno 26 giorni di vita e sono vivacissimi. Anzi, direi frenetici e litigiosi. Si contendono le scaglie di mangime secco per pesci rossi che fornisco loro e vanno ad infastidire anche le chiocciole acquatiche, rosicchiando le alghe microscopiche che queste hanno sul guscio. Ultimamente, hanno preso l’abitudine di fare sortite velocissime dal basso verso l’alto, arrivando fin sotto la superficie dell’acqua, bucandola, prendendo una boccata d’ossigeno e ritornando verso il fondo, sempre nuotando velocemente. Attribuisco questo comportamento al diminuito ossigeno disciolto nell’acqua, ma non c’è rischio che muoiano asfissiati perché ogni giorno gli cambio un terzo o un quarto d’acqua, così che possano avere l’ossigeno che si trova naturalmente nell’acqua di rubinetto. Non ho acquedotto, quindi non c’è cloro. E’ acqua che viene dalla falda freatica sotterranea. Acqua buona! Di girini ce n’è di tre misure: small, medium e large. Come le magliette. E francamente, non saprei spiegare perché, dal momento che hanno la stessa età e hanno avuto le stesse opportunità di usufruire della stessa quantità di cibo. Sembrerebbe una metafora della nostra società e, se nel caso dei girini potrebbe esserci una spiegazione genetica, o evoluzionistica, perché non potrebbe essercene una, sempre genetica ed evoluzionistica, anche nel caso degli umani? Del resto, nei confronti di coloro che si sono vaccinati abbiamo parlato di "sopravvivenza del più forte". Per definire i vecchi gorilla maschi, li si chiama “silver back”, ossia schiena argentata e io, per definire quei girini taglie forti, ovvero i “large”, potrei chiamarli “silver belly”, pancia d’argento. E’ quasi poetico, ma fra pochi giorni quelli di grandi dimensioni cominceranno a metter fuori prima le zampe posteriori e poi quelle anteriori, mentre i loro fratellini saranno ancora delle insignificanti larvette. Si vede che hanno fretta d’essere traslocati nel laghetto del giardino.
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