Non me l’ha ordinato il medico di filmare i tassi. Se sono così rari in pianura, o così elusivi, lascerò che sia il caso a farmeli incontrare e penso che riuscirò a riprenderli quando meno me lo aspetto. Nel frattempo, vado avanti con volpi e caprioli, con contorno di scoiattoli, lepri, faine, ratti e topi. Le nutrie, benché comunissime, si fanno desiderare, mentre gli uccelli come fagiani, colombacci, picchi verdi, poiane e ghiandaie, ogni tanto si fanno vivi, se non altro spinti dalla curiosità di vedere se c’è roba commestibile per loro. Mesi fa una poiana si è sbafata un’intera nutria, boccone dopo boccone. Nel video precedente a questo, filmato 16 giorni prima, ero riuscito a riprendere due volpacchiotti appartenenti alla stessa cucciolata, che si spostavano solo di notte, anch’essi attratti dalle mele. In questo presente video ci dev’essere un loro fratello maggiore, di una cucciolata precedente. Lo deduco dal pelo e dalle dimensioni. Questo è decisamente più grande e si sposta anche di giorno, segno che ha acquisito una maggiore confidenza nei confronti dell’ambiente. I punti in cui, tra il 2 luglio e il 18, ho sistemato la fototrappola distano un centinaio di metri l’uno dall’altro, per cui presumo che rientrino nello stesso territorio della coppia di adulti che si è riprodotta. Non è mancata la visita di un capriolo, specie girovaga, onnipresente, ma che non dimostra mai il minimo interesse per le esche: pane e mele. Strano che non si siano presentati gli scoiattoli. A loro, il pane piace!
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