mercoledì 12 luglio 2023

La capriola ritardataria


Testo di Diego Caffaro

La vedevo da qualche giorno in lontananza, puntuale, ogni sera verso le 20 usciva dal bosco, saltava la recinzione che le mie caprette tanto carine quanto stronze avevano inesorabilmente distrutto e brucava per circa una mezz'oretta. Ieri decido di salire, verso le 19 mi accovaccio ai piedi di un grande castagno, posiziono il cavalletto con relativa macchina fotografica, lego due teli mimetici all' albero che mi cadono addosso facendomi sparire tra la vegetazione. Aspetto. Sono le otto, non si vede nulla, le gambe mi formicolano, diversi insetti mi camminano addosso, cerco di non muovermi. Ancora un po' di pazienza mi ripeto nella testa, sperando che arrivi qualcosa. Con una decina di minuti di ritardo decide di non deludermi, non posso muovere il teleobiettivo, ogni movimento la farebbe scappare, ho scommesso su un punto e devo aspettare che passi proprio lì. La faccio breve, è passata dove volevo, forse un po' troppo vicina...

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