Testo di Lucia Prestera
I cervi volanti (Lucanus cervus) sono i coleotteri più grandi presenti in Europa: nonostante l'aspetto minaccioso, sono innocui per l'uomo e utilissimi per l'ambiente. Gli esemplari adulti compaiono durante i mesi estivi, dopo aver concluso il lungo stadio larvale, e si possono incontrare nei boschi di latifoglie o negli ambienti urbani, lungo i viali alberati e nei parchi. Sono diffusi sia in pianura sia in collina, fino a 1000 metri, e sono facilmente riconoscibili grazie al caratteristico volo rumoroso, lento e goffo, nonché per l’aspetto. Il nome volgare dell’insetto è dovuto proprio alle grandi mandibole dentate dei maschi, che ricordano le corna dei cervi. Sebbene possano sembrare pericolosi, questi insetti sono innocui per l’uomo e molto utili per l’ambiente. Le larve di cervo volante, infatti, si nutrono di legno in decomposizione contribuendo alla produzione di humus ricco di sostanze nutritive. Da adulti invece si nutrono solamente di sostanze zuccherine come la linfa degli alberi e la frutta matura. A causa della distruzione dell’habitat boschivo i cervi volanti risultano in diminuzione e rientrano nelle specie quasi minacciate. Senza il loro prezioso contributo, il ciclo biologico del bosco sarebbe sensibilmente compromesso e per questo è importante tutelare il legno morto all’interno dei boschi e non ricorrere a misure drastiche se si incontra un esemplare di questa specie.
Nessun commento:
Posta un commento