martedì 2 luglio 2013

Spioni permalosi

Testo di Fabrizio Belloni
  

Il presidente USA Barak Obama, relativamente allo scandalo "datagate", in clamorosa difficoltà diplomatica, ha cercato di prendere tempo. "Chiariremo tutto" ha dovuto dichiarare. Naturalmente uno del suo staff ha chiosato: "useremo i canali diplomatici", cioè terranno tutto segreto. Maligno come -grazie ad Odino- sono, nessuno mi toglie dalla testa che quei "chiarimenti" saranno accompagnati da minacce, ricatti, pressioni, richiami all'ordine e facce offese per lesa maestà. Non ne caveremo un ragno dal buco.
A me, sprovveduto ed ingenuo, basterebbe che il Barak chiarisse davanti al mondo la fonte di tutto il marasma: perché la Federal Reserve (la banca centrale statunitense), che è legittimamente (?) privata, sia detenuta da dieci banche private. Nove sono ebree e l'ultima, la Chaese Manhattan, è di fatto la banca della CIA. (cfr. "Euroschiavi" di Marco Della Luna e di Antonio Miclavez). Cioè Obama spieghi al mondo perché coloro che decidono delle sorti dell'economia americana, e di conseguenza  del mondo, siano ebrei. Come da sempre è ebreo il presidente della Federal Reserve stessa.
Gli omicidi di Lincoln e di Kennedy, in tempi diversi, hanno come sfondo il tentativo dei due presidenti di restituire allo Stato la sovranità monetaria.
Io mi accontenterei di questo. Ma non avrò risposta, lo so già.

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