venerdì 6 marzo 2015

Il paradosso del calcio taciuto alle folle



Molti di noi da bambini si sono sentiti raccontare la bella storia della mucca che viveva felice nel pascolo e che non vedeva l’ora di fare tanto latte buono per dare da mangiare a tutti i bimbi fortunati. Diciamolo pure, ma siamo tutti cresciuti col mito che bisognava bere tanti latticini per avere ossa forti e per non ammalarsi; i miti spesso però sono solo miti, peggio ancora se sono stati costruiti ad hoc basandosi su informazioni false e tendenziose allo scopo di creare imperi finanziari. Da quando, sia in Italia che all’Estero, si è formato il colosso dell’industria casearia non c’è più stato scampo per gli ignari consumatori e, tramite il controllo dell’informazione, ben presto il mito del calcio e del bere latte ha fatto il giro del mondo, diventando realtà inviolabile nella mente delle persone. 


Intanto in questi ultimi 30 anni sono state svolte moltissime ricerche che volente o nolente hanno dimostrato che la realtà in fatto di nutrizione e nello specifico di nutrizione delle ossa è molto differente da quella che ci è stata propinata. Il mito del calcio per fortificare le ossa e avere una vecchiaia in salute però, nonostante nel mondo vegan ormai sia ormai solo più un mito, rimane ancora una realtà inviolabile per i più, proprio a causa del continuo martellamento che i media fanno quotidianamente senza tregua.

Dose giornaliera raccomandata esagerata
Il fabbisogno di calcio per l’essere umano è stato alzato dall’industria casearia nel 1994 fino a 1000 mg al giorno, nel 1997 a 1200 e nel 2001 a 1500 mg per vendere milioni di litri di latte. Il fabbisogno reale risulta essere molto più basso di quanto si dicesse, infatti già nel 2007 in tutta Europa è stato riportato a 700 milligrammi al giorno e a 400 per gli adolescenti! Addirittura devi sapere che le raccomandazioni per il calcio della FAO/WHO Expert Group erano per gli adolescenti di 350 mg e per le donne in gravidanza di 500 mg al giorno. In Cina, in Zambia e in altri paesi in cui l’incidenza di fratture osee era quasi nulla, le persone avevano un introito di calcio che andava da 250 fino a 400 mg al giorno. Nonostante questi numeri, continuiamo a essere bombardati da pubblicità ingannevoli, fuorvianti e dannose per la salute.


I danni causati dal consumo di latticini
In un articolo in cui si parla di calcio non si può non parlare dell’argomento direttamente più correlato: latte e derivati. Infatti è senza dubbio vero che le ossa contengono calcio e ne sono la maggiore riserva; ma che cosa dobbiamo fare per mantenerle sane o per recuperarle se malate? Semplice, la scienza ci ha fornito la risposta da anni: consumare più latticini, fonte primaria di calcio! Ma sarà proprio così? Da innumerevoli ricerche effettuate nello "studio Cina" dal dottor Campbell e il suo team, i dati ottenuti hanno mostrato risultati molto differenti. Infatti, anni di studi e osservazioni hanno evidenziato che quando il consumo di proteine animali aumenta, si registra un aumento diretto di acidità tissutale e scatta il pericoloso fenomeno dell’acidificazione del sangue.



L’acidità dei tessuti non può essere tollerata a lungo dal sistema immunitario, il quale corre ai ripari e si protegge con l’unico meccanismo che conosce: cercando tamponi basici che servono a legare gli acidi accumulati. Il maggiore tampone basico che possiede il nostro corpo è proprio il calcio organico, sostanza alcalina che viene prontamente prelevata dalle ossa per far fronte all’acidosi. Comincia a delinearsi una serie di indizi che ci porta a definire un primo paradosso, quello dei latticini, infatti la maggior parte delle persone, pressantemente persuasa dai media, si sforza suo malgrado di consumare una buona dose di latticini con la convinzione di rinforzare le proprie ossa…ma al contrario crea le basi per una perdita di calcio organico!

 
Il paradosso del calcio
Che il consumo di latticini crei acidità tissutale e indebolisca le ossa è ormai risaputo, almeno nel mondo vegan. Quello che viene sottolineato molto meno è quello che io definisco “il paradosso del calcio”.
Osservando il semplice grafico qui a sinistra, possiamo notare come proprio nei paesi occidentali dove viene fatto il maggior consumo di latte e derivati, si registra il maggior tasso di fratture dell’anca in assoluto. Il tasso percentuale di frattura dell’anca è il valore che di solito viene preso come riferimento della salute ossea di una nazione: se poche persone hanno questo problema si presume che la salute ossea media in età anziana sia buona.
Grafico tratto da: “The China Study”

Come puoi vedere, pare proprio che il consumare grandi quantità di latticini non

protegga la salute delle ossa, ma anzi, tutt’altro. Proprio gli USA per esempio, grandi consumatori di latte, sono i primi ad accusare un elevato problema di fragilità ossea! Il prof. Mark Hegsted, a cui si devono i dati del grafico precedente, ha sostenuto fin dagli anni ’80 come una dose di calcio maggiore al necessario per un lungo periodo sia responsabile di creare uno squilibrio nell’assorbimento e nell’escrezione del calcio, tramite una scompensazione dell’ormone calcitriolo, una forma attiva di vitamina D. Ecco quindi il paradosso del calcio: veniamo spinti a consumarne troppo per curare le ossa, ma troppo calcio squilibra il metabolismo dello stesso in modo che il corpo non riesce più a capire quando e come assorbirlo. La conseguenza è un aumento vertiginoso dell’osteoporosi oltre i 60 anni di età.

Ecco alcuni dei danni causati dall’assunzione di latticini:
acidificazione tissutale;
allergie;
asma;
osteoporosi;
disbiosi intestinale;
fragilità ossea
Ricapitolando ecco 5 buoni ragioni per smettere di consumare latte e derivati:
1. i latticini acidificano il sangue, costringendoci a consumare le nostre riserve di calcio organico;
2. i latticini contengono troppo calcio, mandando in tilt la nostra capacità di assorbimento;
3. i latticini sono prodotti causando enormi sofferenze al mondo animale;
4. la produzione di latticini è grande fonte di inquinamento;
5. verdure a foglia verde, semi e noci sono ricchi di calcio e di altri importanti micronutrienti.


A questo punto la domanda che dovremmo porci è: vogliamo continuare a bere il latte di un altro mammifero per tutta la vita sottoponendo il nostro corpo a pesanti ripercussioni oppure vogliamo cominciare a mangiare i frutti della natura che ci sono stati messi gentilmente a disposizione come medicina naturale e universale? Questa notizia è uscita sulla TV nazionale russa più seguita in assoluto. I medici russi hanno dichiarato pubblicamente sul loro canale più famoso il 20 gennaio 2013 che latte e derivati sono molto dannosi per la salute. Hanno detto chiaramente di essere a conoscenza da almeno 2 anni di studi scientifici durati per 10 anni forniti anche dalla più famosa università di Harvard. Hanno elencato le malattie provocate dal consumo di latticini: cancro alla prostata, morte precoce e malattie cardiovascolari. Le proteine del latte, dicono sempre i medici nel programma televisivo, sono potenti allergeni per il nostro organismo. 

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