Testo di Paolo Sensini
Non è certo una
novità che l'ANSA operi da decenni in pieno "Sovietic Style",
vale a dire con le stesse modalità vigenti in Unione Sovietica:
statistiche truccate, numeri a vanvera, interpretazioni tendenziose
dei fatti, panegirici di figure gradite - o contumelie per quelle
invise - al sistema e via di questo passo. In breve, propaganda di
Regime e disinformacija. Non a caso l'ANSA ha stabilito da anni una
partnership con Al Jazeera, la televisione globale controllata del
petro-feudatario del Qatar, grande finanziatore-sostenitore dei
tagliagole dell'ISIS. Ora, in perfetto costume orwelliano, viene
rilanciata un'"elaborazione" dell'ISTAT secondo la quale le
"famiglie italiane tornano a risparmiare". Un'evidenza che,
senza essere degli esperti di statistica, qualsiasi persona dotata di
un briciolo di buon senso intenderebbe subito come falsa e destituita
di ogni fondamento.
Basta guardarsi intorno per verificare con
facilità che nella "vita reale" il lavoro scarseggia, le
tasse aumentano vertiginosamente e la povertà cresce un po'
dovunque. Per quale motivo dunque spacciare una notizia così
palesemente mendace, che fa il paio con l'altra menzogna sulla
"ripresa (per il culo) economica"? Semplice, perché i
soggetti a cui le due Agenzie di Stato si riferiscono non sono le
famiglie di coloro che svolgono un'attività produttiva, bensì a
quelle che vivono nel cerchio magico della burocrazia parassitaria,
vero puntello del sistema. E' lì che vengono dirottate e distribuite
le risorse estorte fiscalmente a tutti gli altri lavoratori, perché
la burocrazia in tutte le sue articolazioni rappresenta il puntello
del sistema. Per questo essa prospera e le famiglie che la
compongono, in tempi di miseria dilagante, possono addirittura
permettersi il lusso di "risparmiare". Certe abitudini, nei
regimi totalitari, non si "rottamano" mai.
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